I lavoratori della Ebara Pumps Europa di Cles (TN) e Brendola (VI), azienda che produce elettropompe, protestano contro la decisione unilaterale dell’azienda di imporre ad un gruppo di dipendenti una turnazione che copre anche il sabato e la domenica. I vertici aziendali, infatti, si sono rifiutati di contrattare la nuova turnazione con i rappresentanti sindacali.

La mobilitazione nei due stabilimenti va avanti da alcune settimane e oggi i dipendenti si riuniranno in presidio davanti ai cancelli delle fabbriche di Cles e Brendola. “La delegazione sindacale fin da subito ha dato la sua disponibilità a concordare un nuovo orario di lavoro, che ribadiamo tutt’ora, che consenta una maggiore saturazione degli impianti – spiegano Manuela Terragnolo segretaria della Fiom del Trentino e Morgan Prebianca, della Fiom di Vicenza -. E’ un’opportunità di sviluppo che, però, può avere successo solo con la collaborazione di tutte le parti, e questa c’è se c’è rispetto verso i lavoratori”.

Il disagio arrecato alle persone nell’organizzazione della propria vita personale va e può essere compensato da una riduzione dell’orario di lavoro medio, ma ribadisce Fiom “come compensare questa riduzione lo si discute in trattativa e andare oltre i normali 15 turni deve creare occupazione, buona occupazione”. E’ partendo da questi principi che i 400 lavoratori Ebara vogliono riaprire la trattativa e per questa ragione stanno protestando.