L’amore conta…

Al PalaTrento milleduecento giovani in festa. L’invito di Bressan e Tisi: “Voi siete un dono per gli altri. Volete esser ricordati? Fate spazio agli altri”

Musica, giochi, bans, balli di gruppo e selfie. Ingredienti perfetti per una festa di giovani. Ma nella festa autunnale degli adolescenti, promossa dalla Chiesa trentina attraverso la pastorale giovanile, con il contribuito di un centinaio di volontari, c'è sempre qualcosa di più, come racconta Arianna del gruppo giovani della parrocchia Sacra Famiglia di Rovereto, presente per la quarta volta: “Questa giornata è veramente un modo diverso di stare insieme con altri giovani”.

Sono milleduecento gli adolescenti che, guidati dai loro animatori, cappellani e religiosi hanno invaso sabato 24 ottobre il Palatrento. Vengono dalle zone pastorali di Fiemme e Fassa, Trento, Mezzolombardo, Valsugana Orientale e Occidentale, Vallagarina, Riva e Ledro. L'amore è il protagonista della giornata perché “L'amore fa rumore”, recita il tema di questa edizione 2015, ideale anticipo del prossimo Anno santo della misericordia. Lo slogan, ripetuto più volte dai partecipanti animati dai giovani presentatori, è anche al centro dei brevi video realizzati dai vari gruppi e messi in concorso tra loro (per la cronaca, il “video contest” è stato vinto dal gruppo di Riva del Garda).

“Volevamo proporre un tema che fosse in linea con l'anno della Misericordia proposto dal Papa – spiega Ilaria Bernardelli dell'équipe organizzativa”. “Spesso i ragazzi non comprendono il corretto significato della parola misericordia, perché lo sentono come un termine lontano dalla loro quotidianità: amore è una parola più vicina al loro vissuto”.

E nessuno è così povero da non poter donare amore, come ha sottolineato l’arcivescovo, mons. Luigi Bressan, rivolgendosi ai giovani con grande affetto: “Voi siete un dono per gli altri. La ricchezza non sta in quello che si possiede. Nessuno è così povero da non poter dare amore agli altri. Non temete – li ha rassicurati – di essere pochi. Anche i discepoli lo erano: ognuno di voi è importante!”.

Alle parole di Bressan hanno fatto eco quelle del vicario della Diocesi, don Lauro Tisi: “Fidatevi di Gesù, che resiste da duemila anni, anche se non era un figlio della tecnologia e non sapeva usare Facebook o Twitter, ha detto con la consueta passione. E resiste, ha spiegato don Tisi, “per un semplice motivo: perché ha fatto spazio agli altri, più che a se stesso. Non guardate ai politici che amano farsi spazio; imparate piuttosto a farlo per gli altri. E’ questo l’unico modo per farsi ricordare”. E ha concluso invitando i giovani a fidarsi di Gesù “e a fare spazio agli altri” nella loro vita “in modo più coraggioso rispetto a quello che sappiamo fare oggi noi adulti”.

Un dono d'amore può essere anche Tommaso, il protagonista della coinvolgente recita proposta ai partecipanti: un ragazzo come tanti, innamorato della musica e delle sue cuffie, attratto dal suo smartphone, ma solo e confuso. Fino a quando viene coinvolto a partecipare a un'iniziativa di volontariato. Così i ragazzi sono stati invitati a dare la loro adesione al progetto delle “72 ore solidali”, che verrà riproposto dalla Caritas di Trento nella primavera del 2016.

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