Domenica 22 è la Giornata annuale. Il rettore don Tiziano Telch: “E' da una comunità che nascono le vocazioni”

“Le vocazioni non nascono come i funghi, ai quali basta il sole, l'umidità giusta e il terreno buono. Nascono dentro comunità cristiane che sono in ricerca e sanno raccontare un Vangelo che è colore, calore, sapore anche…Da qui nascono vocazioni alla vita, vicine ad un Dio che è amante della vita, come stiamo dicendoci in questi giorni di esercizi spirituali qui nella casa natale del Comboni sul Garda”.

Don Tiziano Telch, rettore da tre anni, riflette da Limone dove si gusta con i seminaristi lo stile ignaziano con padre Mario Marcolini e valorizza la Giornata del seminario di domenica 22 novembre (nel pomeriggio in Duomo due seminaristi diventano diaconi, vedi a fianco) come occasione straordinaria per conoscere l'ordinario di quanto avviene tutti i giorni in Seminario nella comunità dei “c cercatori di Dio”.

Che non è solo un luogo di studio per farsi gli attrezzi del mestiere? “Vorremmo essere un luogo dove s'impara ad essere uomini, poi cristiani, cercatori di Dio ed anche preti. Dobbiamo essere immersi nell'umanità, dentro una comunità, in cui cerchiamo di impastare studio, relazioni, preghiera e esperienze nelle parrocchie. Nel fine settimana poi scendiamo dal nostro quarto piano, dove abitiamo in seminario, per andare al piano terra nei luoghi di umanità dove sperimentarsi come uomini. Stiamo anche costruendo dei servizi di carità presso l'infermiera del cleo, gli ospedali, con la Caritas”. E' la rivoluzione della concretezza, uscita da Firenze? “Sì, mi piace questo richiamo di Papa Francesco, perché l'incontro con Dio ci impone la concretezza delle relazioni, della vita, del Creato”.