A scuola, come una volta…

I ricordi dei nostri “nonni” in mostra negli spazi dell'Apsp. Fino al 12 gennaio

“Vecia clase ‘npolverada su ‘na tieza t’ò trovada coi ricordi bei de zoventù ormai pasada”. È questo il titolo della mostra sul tema della scuola di una volta, inaugurata domenica negli spazi dell'APSP di Levico Terme.

In alcuni locali, sono esporti tanti ricordi scolastici degli stessi ospiti ma anche di famigliari e persone esterne. Foto sulle pareti che ritraggono intere classi di scolari degli anni ’40 e ’50, ed ancora, pagelle, quaderni, un pallottoliere, calamai, pennini, imparaticcio, un catechismo dell’anno 1899, un libro di aritmetica ed economia domestica dei primissimi anni del secolo scorso.

Una sala è stata perfino allestita con banchi e lavagna della scuola elementare di Levico degli anni ’Trenta. Alcuni fogli dattiloscritti ci ricordano le regole del “bravo scolaro”, negli anni – parliamo del periodo compreso tra il 1930 e il 1935, quando il corredo era una borsa fatta con un pezzo di stoffa, recuperata da vecchi indumenti e cucita a casa (dentro ci stavano due libri e due quaderni) da mettere a tracolla e che le mamme ornavano con un fiore o un filo d’erba.

“Prima di tutto bisognava andare alla Messa e questo veniva prima della scuola. La Messa era obbligatoria e i maestri dovevano accompagnarci”, si ricorda. “Ai piedi tanti non avevano le scarpe ma la dalmere con sotto le broche. Guai arrivar tardi perché tutti i te sentiva!. Perché la dalmere sul pavimento della chiesa fanno un rumore particolare….. tichete, tochete…”.

Era d’obbligo, si legge ancora all'interno della mostra, anche il controllo della pulizia. “Il maestro guardava le mani e, in particolare le mani degli alunni di una volta erano mani che lavoravano, di gente che andava in campagna, che zappava, che portava le bestie al pascolo….perciò tanti avevano le mani sporche, ma le mani a scuola ci volevano pulite, altrimenti si sporcava il quaderno”.

Particolarmente entusiasta di questa esposizione, apprezzata anche dai turisti, è il direttore Fabrizio Uez che desidera esprimere un vivo ringraziamento alla addette ai servizi sociali di animazione all’interno dell’Istituto. Resterà aperta fino al prossimo 12 gennaio con questi orari di visita: mercoledì dalle 10 alle 11; venerdì dalle 10 alle 11 e dalle 15 alle 17 e domenica dalle 10 alle 12.

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