Il Burkina Faso non si fa intimorire

Ouagadougou/Bolzano – All’indomani dell’attacco terroristico a Ouagadougou, si è aperta sabato 16 gennaio proprio nella capitale del Burkina Faso una conferenza pubblica sul tema “Humanité et religiosité, quelles relations pour un monde meilleur?” (Umanità e religiosità, quali relazioni per un mondo migliore?). All’incontro hanno partecipato attivamente rappresentanti della comunità islamica e delle chiese cristiane. L’evento è particolarmente significativo e diventa una prima autorevole risposta agli attentati del 15 gennaio scorso. La conferenza è stata organizzata dall’UFC (Unione Fraternelle des Croyants, che da decenni mette insieme cristiani e musulmani in opere di promozione umana), in collaborazione col Pozzo di Giacobbe – Jakobsbrunnen di Merano e con un finanziamento della Provincia autonoma di Bolzano.

“Siamo invitati a testimoniare che lungi dal dividere le nostre differenze sono occasione di mutuo arricchimento”, ha detto François Paul Ramde, responsabile dell’UFC. “Gli eventi di queste ore ci spingono ulteriormente a dare prova che Dio è amore”. “E’ la cattiva conoscenza delle religioni che porta alla violenza”, ha sottolineato Wallilaye Kindo, rappresentante musulmano alla conferenza di sabato.

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