Nel cuore della Centrale

Alla Centrale come in un museo o, meglio ancora, come in un aula scolastica dove s'apprendono tante cose…divertendosi. E' quello che si verifica a Santa Massenza dove ogni settimana centinaia di persone da tutt'Italia entrano nei meandri del grandioso impianto idroelettrico. Da sabato scorso, la formula della Centrale “che vive” è attivata con immediato successo anche in uno degli impianti più longevi e caratteristici di tutto il Trentino: quello di Riva del Garda.

Dolomiti Energia ha infatti inaugurato una nuova tappa del progetto Hidrotour che in futuro raggiungerà anche altri impianti e altre vallate, aprendo al pubblico con visite guidate l'interno della storica realizzazione del secolo scorso. Non un'operazione d'immagine o di pura archeologia industriale, bensì la collocazione originale di una proposta culturale che riesce a diffondere i valori dell'energia rinnovabile. Lo hanno ribadito il presidente di Dolomiti Energia Rudi Oss e l'amministratore delegato Marco Merler davanti alle autorità locali, sottolineando la dimensione pedagogica di quest'itinerario in cui l'interesse scientifico – fin dalla prima sala con varie prove interattive per piccoli e grandi – si mescola con quello storico e anche architettonico. Costruita tra il 1925 e il 1929, la centrale di Riva del Garda è stata progettata dall'archistar dell'epoca Giancarlo Maroni, amico di Gabriele d'Annunzio per il quale aveva già disegnato il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera. Lo stile architettoico di Maroni rappresenta una delle cartoline dell'Alto Garda con la sua facciata che si specchia nel lago: dalla terrazza la panoramica sull'ambiente vale da sola il prezzo del biglietto.

Risalendo la centrale lungo la condotta principale che proviene dal lago di Ledro colpisce la grandiosità della costruzione e anche il miracolo ingegneristico compiuto all'epoca per realizzare condotti e turbine di dimensioni record, in parte ancora oggi visibili. Un'opera monumentale in cui furono impiegate tante maestranze locali e che già negli anni scorsi ha subito interventi di ristrutturazione. Da quando nel 2008 l’impianto di Riva del Garda è diventato nuovamente trentino, i vertici di di Hydro Dolomiti Energia hanno lanciato l'idea di una fruizione anche turistico-scientifica. Una “lampadina” (è il caso di dirlo) che si è accesa nel momento giusto come dimostra l'interesse suscitato già nelle prime giornate di apertura della Centrale. La visita quotidiana delle ore 15 all'ingresso di via Giacomo Cis 13 consentirà a tanti trentini e tanti turisti (come i 17 mila finora a Santa Massenza dall'apertura del percorso) di andare al cuore della nostra storia e del funzionamento di una Centrale. Sarebbe ingiusto poi svelare le sorprese che s'incontrano lungo il percorso – a partire dalla “trasformazione” multimediale della sala dei comandi – che garantisce un pomeriggio diverso in grado di alimentare anche una sana coscienza ecologica.

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