L’Appm, l’Associazione provinciale per i minori, rinnova il proprio consiglio direttivo. Dopo 40 anni Paolo Cavagnoli, cofondatore dell’Associazione e attuale presidente, ne lascia la guida. A lui andrà il riconoscimento di Past Presidente “ad honorem”.

Questo pomeriggio alle18 invia Detassis a Trento si riunirà l’Assemblea, che conta 80 soci.

Cavagnoli, dopo la laurea in psicologia all’Università di Padova, è stato responsabile dell’Istituto Piccola Opera di Levico Terme e direttore del servizio sociale della Provincia Autonoma di Trento.

Nel1976 hafondato l’Associazione provinciale per i problemi dei minori, diventata poi Appm, che da quarant’anni si occupa di bambini e adolescenti in difficoltà, fornendo un supporto che permetta loro di non rompere il legame familiare.

L’intuizione è stata quella di proporre e affermare un nuovo modello educativo-pedagogico, “il gruppo famiglia”, capace di stare al passo con i tempi e all’evolversi delle politiche assistenziali, sempre più rivolte ad interventi mirati in strutture di piccole dimensioni, accoglienti e dotate di personale qualificato.

Il primo gruppo famiglia nasce nel 1976 con la gestione del Focolare a Canova, una casa famiglia del Ministero di Grazia e Giustizia che aveva sperimentato, per primo, l’alternativa agli Istituti per i minori in difficoltà, entrati in crisi proprio negli anni Settanta.

Nel corso dei decenni sono state aperte in Trentino diverse strutture di accoglienza per i minori: dai centri diurni e i gruppi residenziali, ai centri di aggregazione giovanile, fino agli alloggi per nuclei monogenitoriali.

Ad oggi sono 134 i minori accolti in gruppi famiglia, divisi in 11 strutture.

Come riconoscimento all’attività svolta nei 30 anni di attività dell’APPM, nel 2006 l’allora presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai consegnò Paolo Cavagnoli l’Aquila di San Venceslao.

Oggi è riconosciuto un esperto e uno storico dell’assistenza.

Sentiamo un passaggio rilasciato da Paolo Cavagnoli ai microfoni di Trentino inBlu. (ascolta qui sotto)