Studenti in marcia per i diritti umani

Profonda e intensa si è alzata ai piedi della Campana della Pace sul colle di Miravalle a Rovereto la voce dei giovani che credono nei diritti umani nella quarta edizione della Marcia per la legalità, la pace e la solidarietà organizzata il 6 maggio scorso dalla Comunità della Vallagarina insieme agli istituti scolastici della valle, medie e superiori. Più di 2 mila gli studenti a cui si sono aggiunti gli insegnanti, i dirigenti scolastici, gli amministratori di Rovereto, Nomi, Besenello e Pomarolo e i responsabili delle associazioni umanitarie. Tra i giovani anche un gruppo di profughi richiedenti asilo. A portare il saluto della Fondazione Opera Campana dei Caduti c’era il reggente Alberto Robol che ha ricordato i tanti migranti che muoiono in mare o nei pericolosi viaggi che intraprendono per sfuggire alla fame o alle guerre.

I giovani hanno ballato, parlato, cantato, suonato per rivendicare il rispetto dei diritti umani. Ai piedi della Campana tre installazioni in metallo, opera degli studenti del “Veronesi”, a simboleggiare la pace e la giustizia. A chiudere la testimonianza di Amnesty International, ricordando Giulio Regeni, uno dei 436 scomparsi nell’ultimo anno in Egitto.

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