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Anche i lavoratori del comparto Igiene ambientale provinciale aderiscono alla mobilitazione nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil per lunedì 30 maggio.
Il motivo della protesta: il contratto nazionale scaduto da due anni e mezzo.
Tra pubblico e privato, il settore conta oltre 100 mila addetti in Italia – oltre 500 in Trentino. Le aziende interessate sono molte , tra esse Dolomiti Ambiente, Padova Tre, Amnu, Asia, Sogap, Fiemme Servizi. Il giorno dello sciopero saranno organizzati presidi nelle varie sedi di lavoro.
La trattativa è giunta a un blocco per le posizioni delle controparti: Utilitalia (per il pubblico) e Fise-assoambiente (per il privato). Tra i punti irrisolti: maggiore possibilità di esternalizzare i servizi e riduzione della responsabilità solidale; aumento dell’orario settimanale a 38 ore, della flessibilità e della reperibilità; riduzione del compenso per straordinario e delle altre indennità contrattuali; maggiori penalizzazioni delle retribuzioni in caso di malattia in un settore i cui addetti, a contatto con rifiuti di ogni tipo, sono esposti a neve, gelo, pioggia, afa; proposte economiche assenti o del tutto irrisorie.
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