E oggi approda il consiglio provinciale di Trento il disegno di legge sulla “Buona scuola trentina”, la riforma che prevede alcune novità, tra cui più potere al dirigente scolastico, un nuovo sistema di valutazione dei docenti e la settimana corta; inoltre i docenti di ruolo dall’anno scolastico 2017/18 saranno assegnati non alle singole cattedre ma a un ambito territoriale, e per una durata di tre anni; viene introdotta la valutazione per gli insegnanti; infine dall’anno scolastico 2018/2019 le lezioni per tutti i livelli scolastici si spalmeranno dal lunedì al venerdì.

Contro il ddl le minoranze sono pronte a dare battaglia, con un muro di 13mila emendamenti.

Intanto ieri un migliaio di insegnanti hanno protestato con un corteo e un presidio in piazza Dante contro la riforma della scuola: nel mirino dei docenti, la chiamata diretta dell’insegnante da parte dei dirigenti e gli ambiti territoriali di assegnazione dei docenti.

Oggi alle 13 è in programma un vertice tra i sindacati della scuola e i capigruppo in consiglio provinciale.