Punti nascita, chiudono Arco e Tione

>

Sanità. Chiudono i punti nascita di Arco e Tione. Si salvano invece Cles e Cavalese. Ieri in serata è arrivato il parere del Comitato percorso nascita nazionale. Il Ministero ha dunque concesso una deroga al numero di minimo di 500 parti all’anno per gli ospedali periferici di Cles e Cavalese. Nulla da fare invece per Arco e Tione, dove i numeri non consentono, secondo il parere del Ministero, di mantenere operativi i punti nascita.   

A determinare la scelta di Roma per gli ospedali di Arco e Tione sarebbe stata la bassa fidelizzazione delle pazienti e la vicinanza e i buoni collegamenti con le città di Rovereto e Trento.

“Si tratta di un riconoscimento della qualità del nostro sistema sanitario – sottolinea il presidente, Ugo Rossi – quindi alla sua attenzione per il mantenimento dei servizi e delle risorse nei territori.”.“A fronte della concreta ipotesi di una chiusura di tutti i punti nascita provinciali con meno di 500 parti l’anno – ha commentato l’assessore provinciale alla salute, Luca Zeni – l’ottenimento della deroga per gli ospedali di Cles e Cavalese, testimonia la valenza del lavoro e delle argomentazioni prodotte in questi mesi dalla Provincia e dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari”.

La priorità ora è quella di ripristinare la piena operatività dei due punti nascita garantendo la presenza H24 di tutte le figure professionali necessarie, soprattutto pediatri e anestesisti. La Provincia ha nove mesi di tempo. 

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina