Croce di Lampedusa a Trento, don Pizzolli: “Sia simbolo di accoglienza e di pace”

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Trento ha accolto la Croce di Lampedusa, simbolo del dramma dei migranti. Realizzata da un falegname dell’isola con il legno dei barconi della speranza, la croce è stata benedetta due anni fa da papa Francesco, che ha invitato a “portarla ovunque”.

La Croce rimarrà oggi in Duomo, per essere poi esposta nelle cappelle degli ospedali S. Chiara e San Camillo e  ritornare quindi in Cattedrale, dove giovedì 22 e venerdì 23 sono invitati alla riflessione gruppi di catechesi e scolaresche.

Nel contesto di questo evento, venerdì 23 settembre tutte le parrocchie della città sono invitate a fare una giornata di digiuno, la cui conclusione sarà celebrata alle 20.15 sempre in cattedrale con l’arcivescovo Lauro Tisi che presiederà una veglia di riflessione e preghiera per i perseguitati e le vittime dei “viaggi della speranza”. Sabato 24 settembre la croce dei migranti sarà collocata all’Auditorium S. Chiara nel contesto dell’assemblea diocesana che darà il via a un nuovo anno pastorale della Chiesa trentina. L’ultima tappa della presenza in Diocesi della croce di Lampedusa sarà domenica 25 settembre: accompagnerà il Pellegrinaggio da S. Maria Maggiore al Duomo, in occasione del Giubileo dei Malati e dei volontari, con inizio alle ore 14.30.  

Sentiamo don Rodolfo Pizzolli, delegato vescovile per la Pastorale sociale e del lavoro. (ascolta qui sotto)

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