L’eredità dinamica di Giuseppe Malpeli

Le idee e la vitalità di Giuseppe Malpeli, professore ed educatore, per oltre 20 anni formatore della Federazione, sono traiettorie da seguire

Cercatore dallo sguardo lungimirante e formatore innovativo e disponibile al confronto al punto da considerare l'apertura alla contraddizione non solo dovere professionale, ma prima di tutto forma di vita. Maestro del pensiero creativo e divergente, che procede per annessioni e inclusioni in un lavoro di tessitura che promuove sperimentazioni e nuovi percorsi e alleato delle istituzioni a cui bisogna voler bene tanto quanto alle persone.

Le idee e la vitalità di Giuseppe Malpeli, professore ed educatore, per oltre vent'anni formatore e consulente della Federazione provinciale delle Scuole materne di Trento, continuano a essere fonte di intrecci e narrazioni come apparso evidente durante la due giorni di convegno e workshop a lui dedicata ad un anno dalla scomparsa, svoltasi il 27 e il 28 ottobre scorsi al Centro servizi culturali S. Chiara di Trento.

Il seminario è stato momento formativo e di riconoscenza nei confronti di Malpeli, ispirato alla volontà di rilanciare i suoi progetti in modo che la sua eredità, intesa come patrimonio di competenze, progettualità, valori e cura e cultura dell'infanzia sia generativa, e venga non solo custodita ma messa a frutto, portando avanti il suo lavoro, come hanno sottolineato il presidente della Federazione Giuliano Baldessari e la direttrice Lucia Stoppini.

Egli sapeva coniugare l'aspetto pedagogico/educativo e quello politico/istituzionale del suo essere formatore con ogni suo interlocutore e anche per questo quelle lasciate sono tracce di colori che non sbiadiscono, "Colori della nostra storia per continuare a scriverla", come emerso ascoltando formatori e consulenti scientifici che lo hanno ricordato evidenziando le molteplici sfaccettature della sua personalità.

Cura e rigore nella formazione e nella ricerca educativa da realizzare "con" la scuola e non "sulla" scuola, impegno nel coltivare un pensiero inclusivo, passione nel costruire partecipazione e senso di appartenenza, fedeltà nel lavorare per e con i bambini, introducendo e sperimentando pratiche di libertà come "Il Concilio dei bambini" (laboratorio civico per bambini dai 3 ai 6 anni che si fonda su un principio di partecipazione democratica in base al quale imparano a condividere idee e significati e a prendere decisioni riguardanti la loro vita quotidiana a scuola): traiettorie da assumere come orientamento dell'azione educativa continuando nel solco tracciato da un uomo che "è stato totalmente per l'altro e ha considerato fondamentale incontrarlo, avere uno sguardo amorevole su di lui e riconoscere il suo sforzo" poiché solo in questo modo è possibile tenere insieme opinioni diverse e costruire senso etico di responsabilità e dedizione alla comunità.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina