“Ogni vita è degna di essere vissuta”

Californiana, 39 anni, sopravvissuta a un aborto salino al settimo mese di gravidanza, attraverso la sua storia (che ha ispirato anche un film, “October baby”) Gianna Jessen racconta al mondo l'amore per la vita e il diritto che ciascun uomo ha di vivere. Una folla di circa 700 persone ha riempito, lo scorso venerdì 2 dicembre, l'aula magna del Liceo Arcivescovile di Trento per ascoltare la sua testimonianza, in un incontro organizzato dalla onlus ProVita, in collaborazione con altre realtà locali.

Quando è nata pesava meno di un chilo; l'iniezione salina le causò una paralisi celebrale e muscolare. Adottata a quasi due anni da una donna che ha saputo amarla per quello che era, ad oggi Gianna Jessen, paga ancora le conseguenze del suo non essere stata voluta. Nonostante questo, il suo entusiasmo e la sua voglia di vivere sono travolgenti: il suo sguardo è sempre rivolto verso la prossima sfida, che prima era quella di completare la maratona – cosa che ha fatto per ben due volte – e ora è quella di scalare una montagna. Questo perché – ha affermato Gianna – non bisogna mai fermarsi di fronte al proprio passato, o ai propri limiti o agli accidenti esterni, vivendo quindi con atteggiamento vittimistico, bensì bisogna affrontare ogni giornata con grinta.

Tanti i temi che Gianna Jessen ha toccato con sensibilità ma anche con determinazione nel corso della serata, collegandoli alla sua esperienza: la bellezza della vita, il contrasto all'aborto "senza se e senza ma", il rapporto di coppia vissuto nella castità e nel rispetto, la presenza di Dio quale centro della vita… Oggi viviamo in un mondo in cui la vita non è più considerata un bene prezioso e dove l'aborto è lecito fino al momento della nascita. Ma l'aborto è un crimine, e in quanto tale va condannato: non esiste nessuna vita che non sia degna di essere vissuta perché anche la disabilità può essere concepita come un dono, come un'opportunità. In tal senso, secondo Jesse, fa ben sperare la vittoria di Donald Trump ma, di contro, preoccupa molto la decisione dell’Assemblea Nazionale francese di approvare la proposta del governo di punire chi fa propaganda contro l’aborto sul web.

Ma è soprattutto ai tantissimi giovani presenti in sala, e seduti persino sul palco, che Gianna si è rivolta, invitandoli a non lasciarsi intaccare dalla cultura dominante ma di vivere rispettando il dono che ognuno è. E questo si concretizza nell'importanza di riconoscersi uomini e donne, diversi ma complementari. Se non si trova la persona giusta, è meglio aspettare e non buttarsi via in relazioni che fanno solamente male, ha concluso la Jessen.

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