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Fidarsi e puntare sui giovani. E’ la sfida di Azione cattolica della diocesi di Trento i cui soci si sono riuniti ieri in assemblea per rinnovare incarichi e rappresentanti con l’elezione dei membri del Consiglio diocesano per il prossimo triennio.
Occasione anche per i più giovani che hanno celebrato in concomitanza la Festa della Pace. Presentata anche l’iniziativa “A me che importa”: nell’ambito dell’anniversario dalla fine della Grande Guerra, due incontri in programma a febbraio che raccontano i diari di alcuni cappellani militari e l’impegno cristiano di don Primo Mazzolariparroco dell’inizio del ‘900, a fianco dei più deboli contro il nazi-fascismo.
Sono 500 gli aderenti ad Azione cattolica che animano i diversi gruppi in venti parrocchie del territorio. La maggior parte ha un’età media tra i 50 e 60 anni. Si punta al ricambio generazionale spiega ai nostri microfoni la presidente uscente Maddalena Ciaghi.
Sabato prossimo il nuovo Consiglio indicherà i nominativi tra i quali il vescovo sceglierà anche il nuovo presidente.
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