“Sapeva parlare con il suo sorriso”

Michele Scarponi, un uomo che sapeva parlare col suo sorriso e la sua umanità! Attaccato alla sua famiglia e, infatti, sabato mattina, è andato ad allenarsi presto per poi poter passare la giornata con i suoi veri “trofei”, i suoi piccoli gemellini… Poche ore dopo, il cuore del mondo sportivo si è gelato alla notizia della morte tragica di Michele che in pochi minuti ha girato il mondo.

Ci siamo visti e salutati l'ultima volta a Bolzano, giovedì scorso, assieme ad altri ciclisti alla partenza della terza tappa del Tour of the Alps. Un “ciao don!”, con la sua estrema cordialità e simpatia, sempre così quando ci si vedeva alle corse e ci salutavamo con una stretta di mano.

Un grande atleta ed il suo curriculum lo dimostra; ma soprattutto un uomo dal cuore grande, stimatissimo da tutto l'ambiente sportivo e della gente comune. Abbiamo tutti bisogno di testimoni autentici, come era Michele. “Esempio di sacrificio, non per primeggiare, ma per essere compagno; un esempio di collaborazione, dell'essere squadra”, lo ha definito il cad. Manichelli nell'omelia delle esequie, davanti a più di 5 mila persone.

E questa è l'eredità che Michele Scarponi ci lascia: essere un bell'esempio di semplicità, un sorriso che sdrammatizza e incoraggia e saper ridere di sé. Un ciclista che sapeva esser al “top” lavorando per gli altri…

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