Ambiente, le “armi” per difendersi dal lupo

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Informazione, prevenzione e assistenza: sono queste le “armi” che la Provincia autonoma di Trento e gli allevatori possono mettere in campo per difendere l’agricoltura di montagna, in particolare l’allevamento di bovini, ovicaprini ed equini, dagli attacchi del lupo. E’ quanto ha ribadito ieri pomeriggio a Levico, incontrando gli allevatori e i malghesi della zona di Passo Vezzena, teatro di recenti incursioni di un branco di lupi, l’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola.“Nella certezza che il lupo sarà sempre più presente sul nostro territorio, considerando la velocità di riproduzione, e sapendo che è un animale protetto in tutta Europa – ha affermato – dobbiamo lavorare per arrivare a una gestione di tale presenza e a una convivenza sostenibile, contemperando le esigenze di tutela con la necessità di preservare le attività di allevamento in quota”.L’assessore ha ricordato come la Provincia, presente al tavolo ministeriale che sta lavorando alla stesura del Piano nazionale per la gestione del lupo, ha già avanzato la richiesta di poter applicare al lupo quanto già è previsto per l’orso, vale a dire la possibilità di rimozione e abbattimento degli individui considerati “particolarmente dannosi”.  
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