I richiedenti asilo con gli studenti stranieri

Cappuccini e Centro Astalli Trento insieme per un progetto di accoglienza non convenzionale

I padri cappuccini ed il Centro Astalli Trento hanno dato avvio ad un progetto innovativo, che vede la convivenza di alcuni studenti universitari stranieri già ospiti all’interno della struttura di Casa S. Francesco, attiva dagli anni '90 come struttura di accoglienza per studenti e sita a Gardolo, e 8 richiedenti asilo, ospiti in Trentino nel progetto di Accoglienza Straordinaria. L’obiettivo di questo progetto è quello di andare oltre l’accoglienza, offrendo agli ospiti la possibilità di inserirsi all’interno di un percorso di studi e di formazione che permetta al soggetto di completare il proprio percorso formativo.

Questo esperimento è il terzo capitolo del progetto di accoglienza presso gli Ordini Religiosi avviato dal Centro Astalli Trento: dal 2016, l'Associazione collabora infatti con i padri dehoniani presso Villa Sacro Cuore a Villazzano e con i padri comboniani presso via delle Missioni Africane. Il progetto si ispira all’appello lanciato da Papa Francesco durante una visita al Centro Astalli a Roma nel 2013: “i conventi vuoti non sono nostri, ma sono per la carne di Cristo che sono i rifugiati”.

Venerdì 25 maggio alle 16.15, l’Associazione Centro Astalli Trento e i padri Cappuccini di Trento invitano la cittadinanza alla serata pubblica “Oltre le radici” per inaugurare Casa San Francesco. Interverranno il frate cappuccino Massimo Lorandini, il presidente del Centro Astalli padre Camillo Ripamonti sj, e il presidente del Centro Astalli Trento Stefano Graiff.

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