Il “Dopo di noi” è legge

L'assessore Zeni: “Al centro la persona con disabilità, obiettivo evitare l'istituzionalizzazione”. 700 mila euro l'anno per interventi a favore dell'autonomia

È stato approvato martedì 5 giugno all'unanimità il ddl “Dopo di noi”, che introduce specifiche disposizioni in favore delle persone con disabilità, nelle situazioni in cui queste possano ancora contare sul sostegno dei familiari (“Durante noi”) e nelle situazioni in cui questo sostegno, per qualsivoglia motivo, venga meno (“Dopo di noi”).

La legge – testo unificato di quattro ddl presentati sia dalla maggioranza che dalla minoranza, a firma di Walter Viola (Patt), Piero De Godenz (Upt), l'assessore Luca Zeni e Marino Simoni (Pt) – contestualizza e amplia il quadro degli interventi previsti dalla legge nazionale del giugno 2016, facendo leva sulla competenza legislativa primaria che la Provincia detiene in materia di politiche sociali.

“Duplice la finalità”, spiega l'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni: “valorizzare le risorse e le capacità di queste persone, e renderle in grado, in un futuro nel quale, inevitabilmente, verrà meno il supporto familiare, di evitare l’istituzionalizzazione quale unica soluzione concretamente praticabile”.

Con questa legge vengono forniti alle Comunità di Valle, competenti in materia, strumenti per favorire la vita autonoma delle persone con disabilità e avviare forme di abitazione autonoma e condivisa, all’interno di un progetto personalizzato costruito sul piano lavorativo e relazionale. Tutte le iniziative saranno attivate nel rispetto della volontà della persona disabile e dei principi della libertà di scelta, auto rappresentanza e auto determinazione della persona. Per l'attuazione di questi servizi, relativi ad esempio all'abitare sociale, al sostegno al reddito delle famiglie, o allo sviluppo delle cacpacità professionali, la legge stabilisce una quota annua di 700 mila euro all'anno.

In un comunicato diffuso alla stampa, Anffas Trentino Onlus esprime la propria convinta soddisfazione: “Quando parliamo di sostenibilità dei sistemi di welfare, pensiamo a una dimensione che, ancor prima che economica, è antropologica”. Questa legge, scrive Anffas Trentino, sa guardare all' “intero percorso di vita di ogni persona” promuovendone l'autonomia, e riconosce ai soggetti del Terzo settore e del privato sociale, su un piano di sussidiarietà, un “ruolo decisivo nella costruzione di un sistema integrato di servizi e di opportunità per chi vive una particolare situazione e per i suoi familiari”.

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