Si è tenuta venerdì 18 giugno l’annuale assemblea generale della Federazione trentina delle Pro Loco, durante la quale le circa cinquanta associazioni partecipanti hanno tracciato un bilancio del 2020 e di quest’anno, che a seguito dell’Ordinanza del Ministero della Salute dello scorso 29 maggio segna idealmente l’inizio di una auspicata ripresa delle attività per un settore che ha nella socialità e nell’organizzazione di eventi uno dei suoi caratteri fondanti.

Al centro del dibattito della serata vi sono stati quindi i cambiamenti avvenuti per quanto riguarda il volontariato a seguito della pandemia. Se infatti l’anno passato ha costretto le Pro Loco a ridurre drasticamente le loro attività principali, come eventi all’aperto, sagre, feste, solo per dirne alcune, questo dall’altra parte ha fatto emergere un aspetto finora poco valorizzato dell’operato delle Pro Loco, che è il ruolo di assistenza e supporto alle comunità e alle persone che le vivono.

Altra novità importante di quest’anno è l’approvazione dei nuovi criteri di finanziamento per le Pro Loco della Provincia Autonoma di Trento (approvati il 23 aprile e operativi dal 2022), che virano verso una maggiore attenzione al valore culturale e storico delle iniziative e alla cura del territorio, insieme ad una spinta all’utilizzo di prodotti locali e alla creazione di sinergie tra soggetti del settore turistico. Per quanto riguarda il 2021, i contributi della Provincia Autonoma di Trento sono pari a 405 mila euro per la Federazione trentina delle Pro Loco, mentre per le Pro Loco sono pari a 850 mila euro, suddivisi tra le 156 Pro Loco che ne hanno fatto domanda.

“In questo tempo sospeso le Pro Loco hanno avuto la possibilità di scoprire un aspetto che era rimasto forse nascosto. Abbiamo scoperto che fare Pro Loco vuol dire prima di tutto sentirsi vivi, utili e partecipi delle nostre comunità“, spiega Monica Viola, presidente della Federazione trentina delle Pro Loco. “Molti si sono occupati di supportare le persone in difficoltà insieme alle altre associazioni, altri si sono reinventati sagre e feste online e altri ancora hanno riscoperto le piccole attività di abbellimento. Siamo tornati alle origini riscoprendo la bellezza del fare per il bene comune e per le persone che vivono intorno a noi”. Un ritorno alle origini che, come sottolinea Viola, proietta allo stesso tempo le associazioni verso il futuro rendendole sempre più consapevoli del valore che hanno sia per le Comunità e sia per i Territori. “L’obiettivo è essere motori di sviluppo in sinergia con tante realtà anche dal punto di vista economico per le aziende presenti nel territorio”, prosegue la presidente che annuncia: “Come Consiglio abbiamo deciso di aprire degli Uffici Territoriali, portando sui territori oltre alle attività di formazione anche le consulenze da parte dei nostri collaboratori così da essere più vicini a tutte le Pro Loco”.

La Federazione trentina delle Pro Loco, insieme all’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, celebrerà la ricorrenza del 140° anniversario di fondazione della prima Pro Loco d’Italia, la Pro Loco Pieve Tesino. Saranno due i weekend interamente dedicati a questo evento: a Pieve Tesino, sabato 4 settembre si terrà la prima teatrale “Volontari persone da vivere”, spettacolo che rievoca la storia, a metà tra cronaca e leggenda, della fondazione della prima Pro loco. Domenica 5 settembre si terrà poi un momento simbolico legato alla nascita della Pro Loco, con il posizionamento della targa e la piantumatura di un albero di cedro nel luogo che per primo è stato curato da una Pro Loco, il colle San Sebastiano a Pieve Tesino. 

Altri due appuntamenti avranno luogo a Trento, presso il Teatro Sociale, sabato 25 settembre alle 20:30, con la replica dello spettacolo teatrale aperto a tutta la cittadinanza, e domenica 26 settembre, con un convegno con le autorità per trattare i temi riguardanti la partecipazione civica e la cittadinanza attiva, dalle origini nel pensiero degasperiano fino ad oggi.