“Basta comparsate”, Non una di meno al Santa Chiara contro la Giunta Fugatti

Le attiviste di “Non una di meno – Trento” hanno protestato martedì 16 novembre fuori dal Teatro Santa Chiara di Trento

Una protesta silenziosa delle attiviste di “Non una di meno – Trento” è andata in scena ieri sera, martedì 16 novembre, davanti al teatro Santa Chiara, dove ITAF, la scuola permanente delle Arti dello Spettacolo, presentava uno spettacolo sul tema della violenza sulle donne organizzato in collaborazione con la Co.F.As: “LOVE”.

Il motivo della protesta? Terminata la rappresentazione, c’è stato un dibattito nel quale è intervenuta anche la Giunta provinciale, rappresentata dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti. “La sua partecipazione – hanno spiegato le attiviste – ci appare alquanto grottesca considerato tutto quello che la sua giunta non ha fatto in materia di contrasto alla violenza maschile sulle donne. Cominciamo con il ricordarle, presidente, la soppressione dei corsi alla relazione di genere, a poche settimane dal vostro insediamento! Le lezioni che da 5 anni esperte preparate, formate, professioniste, svolgevano in decine di istituti della Provincia per educare a rispettare la parità dei sessi e a superare gli stereotipi sono stati fermati dalla sua giunta con l’accusa di diffondere “teorie gender” e che poi – non soddisfatta – ha alimentato una vergognosa caccia alle streghe contro le formatrici, bullizzandole sui loro profili social personali. Corsi mai più ripresi, delegando la questione – rendiamoci conto! – alle forze dell’ordine i cui compiti sono ben altri”. 

Le attiviste di “Non una di meno – Trento” hanno chiesto la reintroduzione dei corsi all’educazione alla relazione di genere e l’erogazione dell’assegno di autodeterminazione per le donne vittime di violenza, previsto dal disegno di legge 48 del 3 febbraio 2021 “ma che a noi – riportano le attiviste – non risulta mai essere stato erogato fino ad ora”. 

“Non una di meno – Trento” domanda infine un impegno concreto da parte della Giunta provinciale nel contrasto alla violenza maschile sulle donne. “Non comparsate, come quella di stasera, o uscite dell’ultimo minuto che sono palesi tentativi di spezzare un silenzio imbarazzante e vergognoso”, sottolineano le persone che hanno protestato ieri sera. 

In mattinata, infatti, era intervenuto anche l’assessore provinciale all’Istruzione Mirko Bisesti, che aveva partecipato alla rappresentazione “LOVE” per le classi delle scuole superiori. “Il sostegno convinto della Provincia autonoma alla programmazione di eventi come quello di oggi – aveva detto Bisesti – esprima la volontà di dare al teatro il valore di veicolo e strumento di sensibilizzazione dei giovani e degli studenti, in particolare contro fenomeni come la violenza di genere. Avere tra il pubblico gli studenti delle scuole superiori va nella direzione dell’impegno della Provincia e auspichiamo di diffondere tali temi nelle generazioni più giovani, in modo che si sviluppi una cultura diffusa di contrasto al problema della violenza di genere”. 

Le attiviste di “Non una di meno – Trento” chiedono alla Giunta provinciale la reintroduzione dei corsi sull’educazione alle relazioni di genere

Le attiviste di “Non una di meno – Trento”, sulla loro pagina Facebook, hanno lanciato un messaggio chiaro: “Nonostante in pandemia la violenza domestica sia aumentata esponenzialmente, costrette a stare chiuse in casa con i loro aguzzini, nonostante le violenze sulle donne non si siano mai fermate in questi 3 anni: dove eravate quando Agitu, Deborah e le altre donne venivano ammazzate? Dove siete stati da ottobre del 2018 fino a tre giorni fa? Dove? Eravate forse impegnati a ridimensionare l’Ufficio Pari Opportunità da 5 a 2 persone? A tagliare i fondi al Consigliere di Pari Opportunità? A mangiare torte con scritte sessiste o magari a umiliare delle professioniste serie che invece a differenza vostra sono sempre state dalla parte delle donne?”.

Viene sottolineata anche, da parte delle attiviste, la mancata convocazione del Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza da quando la Giunta provinciale è in carica, quindi da fine 2018. “Le chiediamo – aggiunge “Non una di meno – Trento” – con quale faccia nel comunicato del 12 novembre scorso avete parlato di ricostituzione del Comitato per la tutela delle donne vittime di violenza! Un comitato costituito dalla legge provinciale 6 del 2010 sulla prevenzione della violenza di genere e la tutela delle donne che ne sono vittima..2010, presidente! Voi non avete ricostituito il Comitato, voi non lo avete mai convocato, nemmeno una volta da quando siete in carica, mai!”.

Interviene sulla vicenda anche la consigliera provinciale del PD Sara Ferrari, promotrice della legge provinciale sulla violenza contro le donne e assessora, nella scorsa legislatura, alle pari opportunità: “Per avere una misura del grado di interesse di questa Giunta sul fenomeno drammatico della violenza contro le donne – afferma – basti considerare che il Presidente Fugatti non si è presentato alla fine dello spettacolo, contrariamente alle previsioni, ma ha delegato a rappresentarlo il vice presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher. Le vittime – conclude Ferrari – se non sono sostenute fortemente dalle istituzioni, spesso non denunciano nemmeno”.

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