Scuola, cambiano le regole: alle superiori la dad scatta con quattro positivi

Cambiano le regole per la scuola con la nuova ordinanza presentata da Fugatti il 18 gennaio. Foto Gianni Zotta

Cambiano le regole per la scuola, che sono presentate ieri, martedì 18 gennaio, in conferenza stampa dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, che ha illustrato la nuova ordinanza che sarà firmata oggi (mercoledì 19 gennaio).

Scatta con il quarto positivo l’obbligo, per le sole scuole secondarie di secondo grado, di didattica a distanza per l’intera classe. Fino al terzo positivo si resta invece in presenza per i vaccinati e i guariti da Covid-19.

Rimane il requisito dei due casi per classe negli altri ordini di istruzione, quindi dagli asili nido alle secondarie di primo grado. Un’altra novità, invece, è che il periodo di sospensione del servizio in presenza per la classe (cioè la quarantena) diminuisce da 14 a 10 giorni.

Il provvedimento sarà firmato oggi, mercoledì 19 gennaio, ed è stato studiato assieme al dirigente del Dipartimento istruzione Roberto Ceccato e a Silvia Franchini dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, presenti ieri in conferenza.

Alle scuole verranno fornite indicazioni operative adeguate per poter procedere in autonomia alla sospensione delle attività, sulla base delle comunicazioni da parte di Apss riguardo ai casi positivi. Anche questo è previsto dall’ordinanza che sarà firmata oggi, che rappresenta una sintesi tra i criteri trentini per l’apertura delle scuole e la gestione del contagio e quelli nazionali.

“La nuova ordinanza – ha spiegato Fugatti – è il frutto dell’analisi dei criteri nazionali e dei criteri applicati dal Trentino, un esame che ci eravamo impegnati a fare con la riapertura delle scuole dalla pausa natalizia. Con il provvedimento abbiamo voluto fare una sintesi tra le due disposizioni”.

L’ordinanza si discosta dalla norma nazionale per quanto riguarda la gestione del contagio nelle scuole superiori. “In estrema sintesi – ha affermato Fugatti – permettiamo alla classe di restare in presenza con un contagio in più, che è un vantaggio. Sfruttiamo gli spazi di autonomia all’interno di questi criteri, valorizzando le regole trentine che puntano a promuovere la scuola in presenza, naturalmente nel rispetto delle norme sanitarie per tutelare la salute e contrastare la pandemia”.

Il dirigente Roberto Ceccato ha sottolineato come la situazione della scuola trentina sia al momento sotto controllo, anche se sono circa 500, al momento, gli insegnanti assenti per Covid: “Per il momento la situazione regge. Siamo evidentemente preoccupati per l’evoluzione dei contagi”. Il Trentino, infatti, come è emerso ieri in conferenza stampa, è a rischio zona arancione per un aumento dei contagi, dei morti e dei ricoveri ospedalieri, anche se resta stabile il dato sulle terapie intensive (qui articolo).

“Assieme all’Azienda sanitaria – ha aggiunto Ceccato assieme a Silva Franchini di Apss – abbiamo stabilito che gli istituti possano procedere a dare indicazioni alle famiglie per sospendere il servizio senza che vi sia un certificato di isolamento dell’Azienda sanitaria”.

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