Da Trento a Cracovia: è ripartito il Treno della Memoria

I giovani del Treno della memoria 2022 in partenza da Trento [ © Terra del Fuoco Trentino]

È partito nella serata di ieri, venerdì 25 febbraio, da Trento, con circa trecento partecipanti, il Treno della Memoria, organizzato per la nostra regione dai volontari dell’associazione Terra del Fuoco Trentino, che si era fermato proprio alla vigilia della partenza nel 2020, a causa della pandemia.

Il lavoro sulla memoria non si è però fermato: l’associazione ha proposto altre iniziative sul territorio, fra cui il Festival della Memoria Living Memory e quest’anno il Treno è tornato a partire dal capoluogo con gli studenti delle scuole trentine e un nutrito gruppo di partecipanti individuali.

Ben più di un viaggio, quello del Treno della Memoria è un vero e proprio percorso educativo ed esperienziale: il Treno mira a creare una rete di giovani che da testimoni consapevoli di quanto resta degli orrori della seconda Guerra mondiale, si mettano in gioco nella società civile nelle varie forme di impegno verso una cittadinanza attiva, con la consapevolezza che non si possa prescindere dalla conoscenza della storia e dalla memoria dei momenti che hanno cambiato il volto dell’Europa in cui viviamo.

I giovani, accompagnati dai volontari dell’associazione, faranno tappa a Berlino, alla scoperta di una città che più di altre è rimasta divisa e segnata nel dopoguerra, per poi procedere verso Cracovia dove il viaggio raggiungerà il suo culmine nella visita del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Il Treno della Memoria è un viaggio articolato, in grado di fare i conti con la necessità di memoria del passato e un’accresciuta complessità del presente. Non è una gita, ma uno spazio di conoscenza, un’intensa esperienza guidata da un percorso educativo capace di coniugare attività didattiche, testimonianze dirette della storia, visite ai luoghi della memoria, incontri e laboratori verso la finalità, chiara e condivisa con i partecipanti, di formare nuovi cittadini attivi nel costruire la realtà che li circonda. Al ritorno dal viaggio, i giovani partecipanti saranno chiamati ad essere testimoni e moltiplicatori dell’esperienza vissuta attraverso la “restituzione” nei territori di provenienza dell’esperienza del Treno e del messaggio che esso vuole lanciare attraverso una varietà di forme espressive scelte dai giovani stessi in un processo guidato con gli accompagnatori.

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