L’Università di Trento lancia un nuovo master in Diritto e Politiche delle Migrazioni

Il master “Diritto e politiche delle migrazioni” partirà a novembre all’Università di Trento. Foto Gianni Zotta

Per la prima volta dalla guerra nei Balcani, le persone migranti al centro delle cronache sono ancora una volta sfollate interne al nostro continente. Occuparsene in modo competente e strutturale è ancora più una necessità: nasce da quest’intuizione il master di primo livello in “Diritto e politiche delle migrazioni” dell’Università di Trento.

Il master, di durata annuale, partirà a novembre. L’iniziativa trae spunto dall’esperienza maturata da un gruppo di ricerca interdisciplinare sulle migrazioni internazionali e parte come progetto congiunto dei dipartimenti di Giurisprudenza, Sociologia e Ricerca Sociale e Scienze cognitive.

Punto di forza è appunto l’approccio multidisciplinare al tema, che comprende diversi ambiti: legale, sociale, psicologico, educativo e amministrativo.

Le iscrizioni al master sono aperte da alcuni giorni sul sito dell’Università di Trento: https://www.unitn.it/master-dirpom.

IL MASTER: L’ARTICOLAZIONE DIDATTICA, LA RETE E I DESTINATARI

Il master è pensato per definire meglio le competenze di figure professionali come operatori e operatrici legali o del diritto (avvocati/e, magistrati, consulenti, funzionari/e), assistenti sociali, operatori e operatrici sociali, mediatori e mediatrici culturali, psicologi, psicologhe, educatori ed educatrici sociali, e – in generale – per tutti quei profili che sono coinvolti quotidianamente nella gestione dei fenomeni di integrazione.

Lo staff che si occupa della formazione è composto sia da docenti universitari nelle diverse discipline scientifiche coinvolte, sia da esperti ed esperte provenienti da realtà che operano nella gestione del fenomeno migratorio e delle pratiche di integrazione.

Per la didattica viene preferito un approccio integrato, innovativo e plurale, che affianca alle tradizionali lezioni frontali e ai contesti seminariali, attività pratiche e laboratori basati sul metodo dell’apprendere facendo, e sull’approccio clinico al diritto, con ad esempio l’analisi e la presa in carico di casi concreti.

L’obiettivo è quello di mettere a fuoco singoli aspetti del percorso affrontato dalla persona migrante che arriva in un paese, partendo proprio dal suo punto di vista di utente.

Il master può contare, dalla sua partenza, su una collaborazione già avviata e sul sostegno di tante istituzioni, realtà associative nazionali e del territorio che lavorano nell’accoglienza di migranti, nei servizi connessi o in quelli dell’educazione, dello sviluppo di comunità, della comunicazione sociale, e più in generale del welfare.

Le relazioni già attivate sono con il Comune di Trento, con il Comune di Rovereto, con la Fondazione Antonio Megalizzi, con il Forum trentino per la pace e i diritti umani e con il Centro per la Cooperazione Internazionale.

Il master è già inserito in varie reti di ricerca di questo ambito, tra cui la rete europea IMISCOE o la rete italiana Accademia diritto e migrazioni ed è collegato ad altre iniziative specifiche dell’Università di Trento, come le iniziative legate alla Rete Sar, alla rete “In difesa di” o al progetto Studenti universitari per i rifugiati.

L’articolazione interdisciplinare del master si riflette anche nella sua organizzazione interna. Componenti del Consiglio direttivo sono infatti docenti provenienti dalle varie aree disciplinari e dai tre dipartimenti, coordinati dal direttore, Fulvio Cortese, anche preside di Giurisprudenza. Tutor d’aula è Emanuele Pastorino.

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