A Malga Brusà il campo estivo degli scout di Prato, tra un’ottima accoglienza e gli accorgimenti anti-siccità

Il Comune di Ala ha ospitato un gruppo di 30 scout Agesci di Prato dal 15 luglio al 6 agosto. Gli scout, tra i 12 e i 16 anni, accompagnati da sei adulti, hanno scelto come base logistica Malga Brusà con il suo grande prato circondato dalle cime dei Monti Lessini e delle Piccole Dolomiti.

“Non eravamo mai capitati in un posto così bello”, ha detto Pietro Battaglia, uno dei referenti del reparto scout Agesci Prato-3 al termine delle due settimane trascorse nell’alta Valle di Ronchi.

I giovani, divisi in sei gruppi, hanno esplorato il territorio, pernottato sulle montagne circostanti e vissuto le classiche avventure che un campo presenta: dalla meraviglia del cielo stellato notturno ai falò, dai giochi agli incontri con la gente della montagna, dalla ricerca dei sentieri ai temporali estivi.

“La Valle di Ronchi si è rivelata un teatro perfetto per questa esperienza”, raccontano gli scout. “La disponibilità di tutte le realtà alensi che hanno collaborato e l’ottima malga Brusà, di proprietà comunale e gestita in comodato d’uso dall’associazione Piccole Dolomiti, hanno permesso questa esperienza indimenticabile”.

Il territorio ha subito teso una mano agli scout toscani. “Abbiamo contattato il Comune di Ala – spiega Pietro Battaglia  -, che subito ci ha offerto una grande disponibilità; i custodi forestali ci hanno indicato due posti adatti sul territorio e noi abbiamo deciso per Malga Brusà. Siamo riusciti ad organizzare tutto alla perfezione grazie alla gentilezza e disponibilità di chiunque abbiamo contattato. Gli scout di Ala ci hanno dato una grossa mano, così come l’associazione Piccole Dolomiti. Senza di loro non ci saremmo riusciti”.

Il gruppo è arrivato a Malga Brusà accolto dai volontari dell’associazione Piccole Dolomiti, in particolare dal vicepresidente Luigi Zomer e dal componente del direttivo Walter Vicentini.

Gli scout hanno preso degli accorgimenti per affrontare la siccità, usando anche l’acqua della sorgente Piccolotta

A dare filo da torcere agli scout è stata, tra le altre cose, la siccità. Hanno potuto usare l’acqua del deposito di raccolta solo per lavare e cucinare, usando invece la sorgente Piccolotta per quella da bere. E per il falò hanno usato un unico punto fuoco sicuro, indicatogli dai forestali.

Divisi in squadre i giovani scout hanno poi esplorato il territorio, con campi a Campobrun, Pozzo Alto, Pozzo di Mezzo, San Giorgio in Lessinia. A malga Brusà gli adulti hanno organizzato varie attività da campo, con giochi, prove e lavori di gruppo

“I ragazzi sono stati entusiasti – commenta Battaglia – i temporali ci hanno provato e la malga Brusà si è rivelata ottima come riparo in queste occasioni. Il luogo è fantastico, isolato e circondato da vette, le stellate notturne indimenticabili. Non eravamo mai capitati in un luogo così bello”.

Al termine delle due settimane gli scout pratesi hanno ricevuto la visita del sindaco Claudio Soini e del suo vice Luigino Lorenzini, seguiti dal direttivo dell’associazione Piccole Dolomiti guidato dal presidente Giuliano Deimichei, dal comandante della stazione forestale Andrea Brunelli e dal custode forestale Mattia Pezzato.

La malga Brusà è di proprietà del Comune di Ala. Recuperata negli anni Novanta, è stata data in comodato d’uso all’associazione Piccole Dolomiti, che l’ha rinnovata. È già stata utilizzata come punto d’appoggio per attività di gruppi, in particolare di giovani, come ad esempio l’oratorio di Ala, le scuole elementari e altri gruppi scout. È stata messa a disposizione di recente anche come punto di appoggio per il ristoro degli atleti in occasione della gara Ala Ronchi trail organizzata dal Lagarina Crus.

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