Campionati di Ciclismo, la replica del Comune a Cisl: “La situazione è sempre stata sotto controllo”

I Campionati Mondiali di Ciclismo per Amatori proseguiranno fino a domenica 18 settembre

In questi giorni i Campionati Mondiali di Ciclismo per Amatori stanno creando non pochi intoppi al traffico. Ieri è arrivata una segnalazione da parte di Nicola Paoli, segretario regionale della federazione Cisl Medici, riguardo ai disagi legati alla competizione.

Non si è fatta attendere la risposta del Comune di Trento: “Quella di ieri – precisa in una nota – è stata sicuramente una giornata difficile per il traffico cittadino: se è vero che i rallentamenti, come previsto e come annunciato, non sono mancati anche a causa di un incidente stradale che ha complicato la viabilità, d’altro canto va sottolineato che la situazione è sempre stata sotto controllo e che la stragrande maggioranze degli automobilisti ha compreso i divieti e ha seguito percorsi alternativi”.

Tra queste eccezioni ci sarebbe quella sottolineata ieri da Cisl Medici: “una persona, qualificatasi come medico, che ieri mattina attorno alle 10 – scrive il Comune -, quando la zona era chiusa al traffico, con la sua auto voleva raggiungere l’ambulatorio di Aldeno partendo da via Nazionale a Mattarello. Se ci fosse stata un’urgenza, un paziente in pericolo di vita da soccorrere, le indicazioni da seguire erano chiare: la gara sarebbe stata interrotta e il medico di base sarebbe stato scortato dalla polizia locale a destinazione con la massima celerità”.

“Ma questo – aggiunge il Comune – non era il caso: perciò il medico che, come il segretario regionale Paoli ammette, era stato informato della situazione dalla stessa Apss, ieri mattina è stato invitato dagli agenti della polizia locale a raggiungere l’ambulatorio attraverso il percorso alternativo che passa da Besenello. Avrebbe avuto un’altra possibilità: per evitare di allungare il tragitto, avrebbe potuto pianificare la trasferta prima delle 8.50, orario in cui – 5 minuti dopo quanto annunciato nei programmi – la strada è stata chiusa”.

Quando la polizia locale lo ha invitato a seguire il percorso alternativo, “il medico non ha mancato di mostrare il suo disappunto – riporta il Comune -, non solo a parole ma anche facendo una retromarcia a tutta velocità che l’ha portato ad abbattere la segnaletica presente sul posto. Per questo sono in corso le verifiche della polizia locale”.

Non c’è stato dunque un ‘caso medici’ – conclude infine il Comune di Trento – ma il caso di un singolo medico che, pur consapevole dell’interruzione del traffico e dei divieti, non ha ritenuto di partire prima o di scegliere percorsi alternativi, come concordato nei giorni precedenti con l’Azienda sanitaria. Certo è che ieri nessun paziente in pericolo di vita è rimasto senza assistenza e nessuna emergenza sanitaria è stata sottovalutata”.

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