Centrale unica, risposte in 3 secondi. Nel 2022 gestite più di 240mila chiamate

La Centrale unica (112) della Protezione civile trentina ha un tempo medio di risposta di 3 secondi alle chiamate di emergenza.

Il dato è più che dimezzato rispetto alla media nazionale, e riguarda i 241.291 contatti gestiti nel 2022 dalla Centrale. Un 5,8% in più rispetto all’anno precedente, quando erano state sfiorate le 228 mila richieste. Il dato, quindi, torna ai livelli pre-Covid.

I 25 operatori attivi sono chiamati a gestire in media 650 chiamate di emergenza al giorno.

I mesi più “caldi” per la Centrale sono quelli in cui il Trentino ospita migliaia di persone per le vacanze: in testa luglio (26.825 chiamate), seguito da agosto (24.983), mentre la giornata in cui è stato registrato un picco di telefonate (1.099) è stato il primo gennaio; in seconda posizione il 10 agosto (1.063), con l’incendio alla discarica di Ischia Podetti: dalle 18 alle 19 erano arrivate oltre 250 richieste di soccorso.

La Centrale effettua una rilevante azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza), garantendo agli enti di soccorso di ricevere esclusivamente le richieste che necessitano del loro intervento. È significativo evidenziare che il 43% delle chiamate viene filtrato e quindi non inoltrato alle centrali di secondo livello. La maggioranza delle richieste di aiuto riguardano le emergenze di natura sanitaria, tanto che oltre il 49% delle chiamate viene inoltrato alla centrale di secondo livello 118; il 35% interessa le forze dell’ordine e quasi il 14% i Vigili del fuoco.

Il sistema di localizzazione Aml (Automatic mobile location) è una novità che permette di identificare la posizione di un chiamante che utilizza il cellulare, indipendentemente dalla sua capacità di fornire informazioni sul luogo in cui si trova attraverso il Gps. La funzionalità è attivata in modo automatico dallo smartphone quando si effettua la chiamata ai servizi di emergenza e si disattiva una volta conclusa, consentendo di determinare con un margine d’errore di pochi metri la posizione di chi chiama.

L’invito è quello di scaricare sul proprio cellulare la App “Where are U” e di effettuare eventuali chiamate di emergenza utilizzando questo sistema. Nel momento in cui l’utente invia una richiesta di aiuto utilizzando l’applicazione, questa fa partire una telefonata alla Centrale unica di emergenza e contemporaneamente invia sempre alla centrale le coordinate del chiamante. Qualora si sia impossibilitati a parlare (come in caso di violenza domestica o di un’indesiderata visita dei ladri), basta selezionare “chiamata silenziosa” o “chiamata + chat” e indicare il tipo di intervento di cui si ha bisogno. Diversi strumenti per affidarsi ad operatori che sanno come gestire le richieste di aiuto.

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