Al via il 2 maggio il Festival Tabù del Teatro di Villazzano

Al via la terza edizione del Festival Tabù, il festival del Teatro di Villazzano prodotto da Aps Fantasio che riunisce spettacoli teatrali, di danza e musicali, performance, eventi di incontro e talk informali attorno a un tema “tabù” ogni anno diverso.

“La fine come inizio” è il titolo dell’edizione 2024, che riflette sul concetto di fine – la morte, la fine di una relazione, di una situazione o di un processo collettivo – come opportunità per creare un nuovo inizio, una nuova storia. Il programma dell’edizione 2024 si estende per due settimane dal 2 all’11 maggio, occuperà tutti gli spazi del Teatro di Villazzano (via Umberto Giordano 6, Villazzano, Trento) e comprende spettacoli teatrali, performance interattive, eventi informali e installazioni.

Festival Tabù vuole essere un luogo aperto all’incontro e anche per questo il primo evento che dà il via alla programmazione è un appuntamento multidisciplinare che mescola l’atmosfera informale di un aperitivo. “Spin On Spin Off” (2 maggio inizio ore 18.30) propone un modo innovativo di vivere il teatro. Nel corso della serata si alterneranno tre mini spettacoli e una degustazione di birre del birrificio artigianale trentino Foravia. I tre spettacoli sono: “Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione”, lettura interpretata da Beatrice Elena Festi di un testo di Miranda Rose Hall; “Confini: la morte nell’opera di Shakespeare”, talk show a cura degli stand-up comedian Andrea Visibelli e Jacopo Pagliari; e “Memori” di e con Giulio Macrì e Nicola Lorusso, il racconto di due anime che frugano nel passato inseguendo la reminiscenza di quell’istante che ha stravolto il loro esistere.

Il programma prosegue poi il 4 maggio alle ore 20.45 con il primo appuntamento di teatro tradizionale. La compagnia Phoebe Zeitgeist porta in scena un testo dello scrittore e drammaturgo Don DeLillo dal titolo “Love Lies Bleeding”, nome inglese dell’amaranto, fiore associato all’immortalità o preposto al suo contrario: vigilare sul trapasso doloroso. Lo spettacolo riflette sul termine vita raccontando la storia di Alex, divenuto un “vegetale” dopo due ictus, e le reazioni del figlio, dell’ex moglie e della nuova compagna.

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