RAVANELLI IN TAVOLA. Tra le verdure alle quali il freddo non fa paura figura il ravanello, piccola radice dalle tante virtù e dal sapore pungente.

Cresce veloce, richiede poco spazio e si semina anche in vasi o terrine. Seminato adesso questo ortaggio é pronto da consumare per fine gennaio. Tra i segreti per raccolti ottimi è necessario tenere presente che seminando a luna calante i primi germogli compaiono entro 5-6 giorni. La luna crescente non favorisce né la germinazione, né l’ingrossamento della radice. Non seminare poi troppo fitto: distanziare i semi di 10 cm. e interrarli su file distanti almeno 15-20 cm.. Se associate il ravanello a aglio e cipolle terrete lontano anche i parasiti. Evitare di seminare ravanelli su terreni dove avete coltivato prima cavoli e rape (crucifere) o pomodori e peperoni (solanacee).

Se seminato in serra si raccoglie dopo sole tre settimane, all’esterno dopo 30 giorni o poco più.

CICLAMINO SOFFERENTE. Il ciclamino che ci è stato regalato per le feste dopo qualche tempo può mostrare segni di sofferenza presentando un ingiallimento diffuso delle foglie.

Significa che si trova in ambiente non adatto: locale troppo caldo o troppo vicino a termosifoni (temperatura ideale e massima di 16° C). Ma anche al fatto che la pianta o è stata liberata dal cellophane che lo avvolgeva al momento dell’acquisto.

Evitare di dare acqua in eccesso. Foglie e fiori appassiti vanno levati tagliandoli con forbici per evitare sfilacciamenti o slabbrature che favorirebbero attacchi di marciumi da botrite.

CONDENSA DA EVITARE. La condensa che si forma nelle serre allestite per le provanature autunnali o le semine invernali e il conseguente stillicidio che essa causa sulle verdure è pericolosa in quanto crea un ambiente umido favorevole all’insorgenza di forme talora devastanti di marciume. Per evitare il fenomeno basta dare aria aprendo le porte dei manufatti. L’operazione va eseguita nelle giornate belle e nelle ore meno fredde.