Cornelia Funke con le illustrazioni di Fréderic Bertrand,

Squadra cacciafantasmi e la pista di ghiaccio, Beisler 2015 – 133 p. – euro 13,90 – Età di lettura: da 8 anni

L'impareggiabile Roald Dahl, tanto tempo fa, ci ha insegnato a riconoscere le streghe e i suoi suggerimenti sono ancora validi (“Le streghe”, Ed. Salani). Oggi, Cornelia Funke ci insegna, con altrettanta capacità, a distinguere i fantasmi. Sì, perché ce ne sono di diverso tipo e tutti hanno qualcosa che li caratterizza: ci sono i FAMI (Fantasmi Mediamente Inquietanti) e i FAMOR (Fantasmi Molto Ripugnanti), ci sono gli SPAM (Spettri AqueoMotosi) e i PAFT (Pallidi Fantasmi Tremuli)… Un lungo elenco di sigle per dare a tutti una definizione, ma, soprattutto per trovare il modo giusto per affrontarli ed annientarli. Tom, il protagonista di “Squadra cacciafantasmi e la pista di ghiaccio” (Ed. Beisler) impara, spaventandosi a morte in questo primo volume di una serie di avventure agghiaccianti, a combattere un FAMI. Ci riesce grazie all'aiuto dell'esperta in materia, la signora Edvige Rosapepe, amica della nonna (l'unica in famiglia a credere che lui abbia veramente visto un fantasma in cantina). Dalla loro collaborazione nascerà addirittura una squadra specializzata pronta ad affrontare qualsiasi tipo di spettro.

L’abilità di grande autrice di Cornelia Funke non si smentisce neanche in un libro seriale come questo: la storia è accattivante e paurosa al punto giusto, il linguaggio è adatto ai bambini, le situazioni sono coinvolgenti. Si legge piacevolmente: ridendo e spaventandosi allo stesso tempo. Anche le illustrazioni di Fréderic Bertrand sono divertenti e spaventose, forse un po’ poco raccapriccianti per un libro di fantasmi.

Un po’ troppo contorta, forse, anche la lingua degli spettri, imparatone il meccanismo, però, si riesce a capirla e anche questo può diventare un divertimento per i bambini che la leggono. Tutto sommato una storia godibile e ben scritta per una fascia d’età per la quale è difficile trovare buone letture.