Scacchiare i pomodori

SCACCHIARE I POMODORI. I pomodori nell’orto sono ora in fase di produzione e stanno ingrossando le tante bacche presenti, ma anche ad emettere molti getti ascellari. Si consiglia quindi di eseguire una buona scacchiatura che consiste nella eliminazione di queste produzioni che hanno origine dalla base dell’inserimento delle foglie sul fusto. La pratica assicura una maturazione omogenea, mentre le bacche ingrossano regolarmente sui getti più vigorosi lasciati vegetare e fruttificare.

Non trascurare poi in questo periodo la difesa che mira innanzitutto alla prevenzione degli attacchi di peronospora trattando le piante con fitofarmaci a base di rame ( poltiglia bordolese, ossicloruri). Attenzione anche a non concimare troppo con azoto perché questo nutriente di cui questa solanacea è avida, se fornito in eccesso favorisce la fisiopatia che vanno sotto il nome di marciume apicale (tessuti della parte distale rispetto al picciolo che imbrunisce, diventa marcescente, quindi di consistenza cartacea.

TEMPO BALSAMICO. La lavanda è una delle piante aromatiche officinali più coltivate negli orti familiari e quasi sempre associata ad altre quali rosmarino, salvia, origano e timo.

Chi vuole farne uso medicinale o fitoterapico deve raccoglierla nel momento del tempo balsamico, vale adire quando le spighe sono appena fiorite.

L’operazione si deve fare al mattino presto, con tempo bello e possibilmente in fase di luna calante, tagliando le spighe e formando dei mazzetti non troppo carichi. Gli steli nudi che portano alla sommità le spighe vanno tagliati al di sopra delle ultime foglie.

I consiglio che viene dai vecchi giardinieri dice che il momento migliore di raccolta va stabilito osservando attentamente il lavoro delle api e di altri insetti pronubi: i fiori vanno tagliati raccolti quando questi preziosi insetti smetteranno di frequentarli con assiduità. E’ proprio quello il momento di maggior ricchezza aromatica delle spighe.

KAKI SENSIBILI AGLI AGROFARMACI. Durante La stagione estiva, in mancanza di acqua di pioggia è bene irrigare anche le piante di caco. La siccità prolungata è la causa prima della caduta anticipata ed accentuata dei frutti.

La base delle piante deve essere sempre pulita dalle malerbe e se possibile, la terra rinvigorita con una zappettatura superficiale. Una particolare attenzione poi va riservata alla distribuzione di fitofarmaci su piante da frutto poste in prossimità dei cachi. Infatti tutte le varietà di kaki o diospiro, hanno una elevata sensibilità nei confronti degli agrofarmaci distribuiti su altre specie frutticole che si evidenzia, talora drasticamente con ingiallimenti diffusi e caduta repentina delle foglie.

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