Zucche curiose

ZUCCHE CURIOSE. Tra le zucche ve ne sono molte di insolite e dal sapore particolare per l’aspetto della polpa e soprattutto per la forma. Vi sono zucche dolci, dal sapore di nocciola, di castagna, di carciofo e dalle forme più strane come la Butternut o Noce di burro, la tonda marina grossa, la butterata zucca di Ghioggia, la lunga lagenaria, la zucca a fiasco, ma anche la spaghetti e la ufo.

Quest’ultima è una zucca anticamente chiamata anche “Carciofo spagnolo, carciofo di Gerusalemme o “Cappello del prete” per la sua curiosa forma a disco. da qui la moderna denominazione di Ufo. La polpa profuma di alghe fresche e si abbina bene a piati di pesce, molluschi e crostacei. ha il sapore del carciofo. la zucca spaghetti invece è una varietà a frutti allungati con buccia liscia color bianco-crema o arancione. L’originalità di questa zucca sta nel fatto che una volta cotta la sua polpa si sfibra in lunghi filamenti che ridondano gli spaghetti Si mangia lessa condita con burro e prezzemolo. Ottima con pomodoro o pesto.

CONSERVARE I TUBERI. In zone dove la temperatura non è fredda e non sussiste il rischio di gelate invernali è possibile lasciare i tuberi (dalie, gladioli) in piena terra anche in inverno. In autunno la tagliate però a raso la vegetazione e coprite il terreno con uno strato di paglia o di foglie secche. Se invece le temperature si abbassano parecchio è consigliabile sterrare i tuberi e i bulbi scavandovi attorno con delicatezza, evitando danneggiamenti o tagli. Eliminare la terra aderente alle radichette e lasciarli ad asciugare in ambiente asciutto, fresco e ventilato. Riporli quindi in cassette o platò e coprirli con torba nera non prima di averli passati con del fungicida a base di rame in polvere per preservali da attacchi fungini. La prossima primavera potranno essere rimessi a dimora. Meglio se non nello stesso posto dopo aver fertilizzato il terreno di messa a dimora con letame o altro organico come compost maturo misto a torba.

RACCOLTE AL TERMINE. La stagione produttiva nell’orto volge al termine, anche se ancora molte orticole sono in aiuola. E’ tempo di provvedere quindi alla raccolta degli ultimi pomodori, delle cipolle tardive, del sedano rapa. Zucchine e cetrioli che oramai avranno seccato gran parte delle foglie e non produrranno più andranno levate insieme a quelle di basilico. Possono rimanere invece i cavoli cappucci facendo attenzione ai danni causati dalle limacee o dalla cavolaia. Sedano e prezzemolo è bene che siano protetti con un rudimentale minitunnel per averli a disposizione per tutta la stagione fredda. Verze, cavolini di bruxelles e porri invece possono trascorrere tranquillamente senza danni l’inverno anche sotto la neve.

Cicorie e radicchi saranno trapiantati in serra nel tardo autunno.

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