“Non facciamoci rubare il tempo!”

L'appello a pensare positivo e valorizzare il tempo: “Meglio cavernicioli felici che digitali stressati”

Il capannone di una delle aziende della zona commerciale di Mattarello, una grande officina meccanica, ha ospitato la Messa presieduta dall’arcivescovo Lauro in occasione della Festa del Lavoro, martedì 1 maggio. Ha concelebrato il parroco di Mattarello don Duccio Zeni.

Nell’omelia l’Arcivescovo ha invitato a cogliere i segnali positivi che ci circondano. “Non è vero che tutto va a rotoli, basta giustificarci tirando in ballo una crisi che ormai è diventata solo un pretesto. Bisogna lavorare con gli altri e per gli altri”. Per “pensare positico” ha chiosato Tisi, “oggi utilizzo l'officina, la campagna che c'è qui attorno, e i volti di tanti di voi che ogni giorno vanno a lavorare”.

Poi ha ribadito l’opportunità di spegnere la connessione digitale h24 che “ci sta rubando la vita e il tempo”: “Meglio un cavernicolo contento che un digitale stressato, alienato e virtuale, che non sa più gustarsi la vita”. Da qui l'esortazione a riappropriarsi del proprio tempo: non è vero che ne abbiamo sempre poco, ha insistito, ne abbiamo in abbondanza se smettiamo di sprecarlo in cose futili.

Infine l'invito a guardare all’umanità di Gesù lavoratore “con i calli sulle mani”. “Il lavoro – ha concluso – sia la priorità della politica e dell’economia”.

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