Vigilianum, nasce il Polo culturale della Chiesa di Trento

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«Un gesto di carità intellettuale». Con una citazione del grande filosofo roveretano Antonio Rosmini, l’Arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan presenta il Vigilianum, il nuovo Polo culturale diocesano – nel cuore del capoluogo, al civico 14 di via Endrici –  la cui inaugurazione ufficiale avverrà mercoledì 9 dicembre alle ore 11.30. 

Al taglio del nastro interverranno il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e Turismo Dario Franceschini, il vescovo monsignor Carlos Alberto De Pinho Morerira Azevedo, Delegato del Pontificio Consiglio della Cultura, accanto alle principali autorità locali. 

Il giorno prima, martedì 8 dicembre alle ore 20.30, è inoltre prevista la preghiera per l’apertura del Polo, nel 50° della chiusura del Concilio Vaticano II.

All’origine del Vigilianum, la decisione maturata a fine anni Novanta di costruire una nuova biblioteca diocesana. Ipotesi poi estesa all’opportunità di un vero e proprio centro culturale che inglobasse in un’unica struttura servizi già esistenti ma decentrati, innovandone le finalità e ponendole a servizio dell’intera città. 

Dopo poco più di tre anni di lavori, costati 12 milioni di euro – coperti per due terzi dal contributo della Provincia Autonoma di Trento e per il rimanente dall’Arcidiocesi – nasce ora il Vigilianum, dal nome del patrono della Chiesa di Trento, San Vigilio. 

Il polo punta ad essere opportunità di studio e ricerca, incontro e formazione.

Nel Vigilianum troveranno spazio: al terzo piano la nuova grande Biblioteca Diocesana, nata dall’unione di tre realtà distinte: la Biblioteca Diocesana Tridentina “A. Rosmini”, la Biblioteca del Seminario Teologico e il Centro di documentazione del Centro Missionario Diocesano. Al suo interno troveranno spazio 200.000 monografie antiche e moderne; 98 incunaboli; 2946 cinquecentine; 600 manoscritti; più di 100 testate di periodici in abbonamento; 3000 pezzi di musica a stampa; una banca dati interna di 40.000 articoli di periodici reperibili e consultabili.

Al secondo piano c’è l’Archivio Diocesano Tridentino, costituito dai fondi storici, dalla documentazione dei vescovi, del Capitolo della Cattedrale (l’insieme degli atti prodotti dai canonici del Duomo a partire dal XII secolo), della Mensa vescovile e dei settori pastorali e amministrativi dell’Arcidiocesi. 

Il primo piano sarà interamente occupato da depositi, con ben 23 km di scaffali compattabili su rotaia. 

Al pianterreno saranno ospitati: l’Ufficio Cultura e Università, il Centro per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso e l’Ufficio Educazione e Scuola.   

Sempre al pianterreno il Polo sarà inoltre dotato di una sala multifunzionale da cento posti e altre sale minori. Al piano interrato, un ampio parcheggio con sessanta  posti auto.  

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