Il censimento è servito

Ogni anno le famiglie chiamate a partecipare sono circa un milione e quattrocentomila

E’ partito il primo ottobre il nuovo censimento permanente della popolazione e delle abitazioni: la novità è che da decennale diventa annuale. Un cambiamento che, secondo l’Istat – Istituto nazionale di statistica – fornirà informazioni utili per le istituzioni, per le politiche economiche e sociali, per leggere e valutare in modo tempestivo l’evoluzione dell’Italia. Il nuovo censimento produrrà annualmente i dati di base per comprendere e intervenire più efficacemente sulla soddisfazione dei bisogni degli individui e delle famiglie nelle diverse fasi della vita e per programmare e gestire i servizi sul territorio.

Il censimento sarà basato sia su fonti amministrative che su rilevazioni campionarie e sfrutterà i dati disponibili in modo più efficace. Non utilizzerà più questionari cartacei: la rilevazione si svolgerà in parte direttamente sul web e in parte e sarà affidata ad un rilevatore con tablet fornito dall’Istat.

Ogni anno sarà interessato dal censimento permanente un campione di circa un milione e 400 mila famiglie, per un totale di 3,5 milioni di persone residenti in 2.852 comuni italiani. Solo in una parte dei comuni (1.143) parteciperanno ogni anno alle operazioni censuarie. La restante parte del comuni sarà chiamata a partecipare invece una volta nell’arco di quattro anni. In questo modo, entro il 2021, tutti i comuni parteciperanno, almeno una volta, alle rilevazioni censuarie.

Le rilevazioni svolte sono di due tipi: la rilevazione detta “areale” (visita porta a porta di tutte le famiglie presenti in una data area da parte di un incaricato del Comune, munito di cartellino di riconoscimento e di tablet, tra il primo ottobre e il 9 novembre 2018) e quella “da lista” (le persone coinvolte in questa indagine, individuate a campione, sono contattate dall’ISTAT tramite una lettera che invita la famiglia a compilare un questionario on-line, tra l’8 ottobre e il 20 dicembre 2018). Grazie all’integrazione dei dati raccolti con le diverse rilevazioni campionarie svolte con quelli provenienti dalle fonti amministrative, il nuovo censimento è in grado di restituire informazioni rappresentative dell’intera popolazione.

In questo periodo i rilevatori comunali, muniti di cartellino identificativo, passeranno in alcune aree della città per affiggere locandine su androni, cortili dei palazzi e abitazioni e lasciare, nelle cassette postali, una busta non nominativa contenente una lettera ufficiale, firmata dal Presidente dell'Istat, che comunica alla famiglia che è chiamata a partecipare al Censimento rispondendo al rilevatore incaricato dal Comune che si recherà presso l’abitazione della famiglia stessa per somministrare il questionario. Poiché il censimento è su base campionaria, non tutti gli edifici saranno coinvolti.

L'Ufficio comunale di Censimento invita alla collaborazione tutti i cittadini per agevolare queste operazioni, facendo accedere il rilevatore alle cassette postali nel caso in cui non siano accessibili.

Maggiori informazioni sono reperibili nell'area tematica “Statistiche e dati elettorali” del Comune di Trento (www.comune.trento.it), presso l'Ufficio comunale di censimento, presso l'Ufficio Studi e statistica (telefono 0461884339), oppure sul sito dell’Istat (www.istat.it) nella sezione dedicata al Censimento permanente.

Come accadeva in passato, anche per il censimento permanente è previsto l'obbligo di risposta da parte delle famiglie: in caso di rifiuto a rispondere o nel caso vengano fornite consapevolmente informazioni errate o incomplete è prevista una sanzione.

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