Bianco, nero, viola

Andando in giro a funerali, capita certamente di vederne di tutti i colori. I miei confratelli, infatti, si sbizzarriscono passando dal bianco, al viola e al nero con grande disinvoltura! C’è chi, con gusto dark, ha tirato fuori dagli armadi i paramenti neri, segno di lutto! Chi invece pensa solo alla risurrezione, decretando “motu proprio” che il morto è già risorto e quindi usa il bianco.

Al numero 9 delle Precisazioni della CEI nel recente nuovo Rito delle Esequie è detto esplicitamente: “Il colore liturgico per la celebrazione esequiale è il viola. Nelle esequie dei bambini si usa il bianco”.

Non sarebbe necessario dire quello che è previsto nei libri liturgici, ma vorrei che noi preti per primi e poi anche tanti nuovi ministri laici imparassimo a rispettare, non tanto le norme, ma il popolo di Dio che ha diritto a non essere disorientato! Le norme, anche quelle liturgiche, hanno un loro valore e sono state pensate a lungo; ma la regola più importante credo sia quella di rispettare il popolo di Dio, i fedeli cristiani.

Così avviene anche per certe preghiere della Messa che sono previste solo per il sacerdote; ma qualcuno, che pensa di essere nella sua parrocchia “papa e vescovo” le fa dire da tutti, creando poi sconcerto quando un fedele va in un’altra parrocchia o quando, e capita, cambia il parroco! Non si tratta di uniformità superficiale, ma di comunione ecclesiale da cercare e mantenere, anche rispettando tutte le norme e non solo quelle che ci piacciono.

dongi

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