Cime di rapa

CIME DI RAPA. La cima di rapa è una orticola comune soprattutto nelle regioni del Sud Italia. Si può coltivare anche al Nord. E’ ben conosciuto da chef e buongustai Da noi la raccolta va completata quando la temperatura comincia a scendere sotto i 5°c. A differenza delle rape che producono radici carnose e saporite, le cime di rapa sono ortaggi da foglia. Di esse si consumano le “cime” che si formano quando i boccioli fiorali sono ancora ben chiusi. Quello è il momento ideale di raccolta. In tale modo di consumo la cima di rapa (Brassica campestris, var, Cimosa) differisce con la rapa comune ( Brassica rapa). La varietà precoce matura i 40 giorni, quella tardiva in 90. Si semina a dimora, a spaglio o a file distanti lungo le file 20 cm. per le precoci e 30 per e tardive. Da noi la semina deve concludersi nei mesi di settembre inizi di novembre. In erra si possono seminare anche più tardi.

PIANTARE LE SIEPI. Le siepi sono adatte per recinzioni, delimitazione di confini di proprietà campestri o per suddividere aree interne al giardino. Non tutte le piante sono idonee allo scopo. la scelta è legata al tipo di risultato che si vuole ottenere e alle specificità dei casi per cui si usano. Le piante scelte devono essere sempreverdi in modo da essere decorative e assicurare protezione per l’intero anno; avere una chioma assai densa e rami resistenti alle intemperie; essere a rapida c e poco soggette alle malattie oltre che di facile manutenzione. Devono sopportate potature pesanti e ripetute, avere rapido ricaccio. Tra tutte le piante consigliabili troviamo il Carpino bianco( Carpinus betullus), specie per eccellenza, adatto a zone soleggiate o massimo mezze ombrose, terreno non troppo sciolto. Anche il Bosso (Buxus sempervirens) va bene. Cresce in terreni anche aridi, non tollera ristagni di acqua, né le potature anche drastiche. Da non trascurare il Lauroceraso ( Prunus laurocerasus) vigoroso e rustico che sopporta bene il freddo e la neve. Va soggetto ad attacchi anche notevoli di mal bianco o oidio da contenere con interventi a base di zolfo. Come tutte le siepi trattarle dopo ogni potatura con un miscela a base di rame. La piantagione delle siepi trova il tempo ideale nell’autunno.

FICHI IMMATURI. Una lettrice di Trento (A.M.) chiede se i fichi che sono rimasti in pianta non maturi vanno fatti cadere o lasciati al loro posto. La raccolta dei fichi immaturi non è necessaria a causa del sopraggiungimento della stagione fredda invernale. I fichi non avendo la possibilità di maturare si asciugano lentamente, per poi seccare e cadere naturalmente al suolo. La raccolta manuale serve solo se la pianta si proietta sul vialetto di ingresso della casa in quanto cadendo i fichi possono creare problemi, imbrattandolo.

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