Tulipani in terrazzo

TULIPANI IN TERRAZZO. E’ ancora possibile interrare in vasi, cassette o terrine da porre sul terrazzo o sul poggiolo di casa i bulbi di bulbose quali tulipano, giacinto, crocus ed altre bulbose che fioriranno all’inizio della primavera.

Il terriccio nel quale affondare i bulbi o i rizomi deve essere ricavato da una miscela omogenea di terra da orto, torba e humus di lombrico. Anche il compost maturo va bene..

In questo modo si darà modo ai bulbi di emettere le radici prima dell’arrivo dei primi freddi e saranno pronti all’emergenza delle foglie e dello scapo fiorale nella primissima primavera. Importante è curare lo stato di umidità del substrato che deve mantenersi umido ma non fradicio.

L’eccesso di acqua favorisce l’insorgenza di marciumi.

CAVOLI STRATTONATI. Con le prime piogge autunnali I cavoli cappucci dell’orto o quelli rimasti in campo aperto tendono ad assumere acqua in eccesso che ne causa inevitabilmente il fenomeno della “spaccatura delle teste”. Non serve sterrarli dalla terra per essere ritirarti in casa. Andrebbero facilmente incontro a marciumi e ad attacchi di parassiti. In alternativa si possono lasciare sul posto adottando uno dei segreti delle nonne, quello di strattonali verso l’alto senza però sterrarle completamente. Lo strappo ha l’effetto di rompere gran parte delle radici bloccando o, almeno riducendo, fortemente il normale flusso della linfa e quindi il processo di spaccatura.

DIFESA ECOSOSTENIBILE. La cenere del focolare può benissimo diventare un buon antiparassitario o almeno figurare tra i mezzi di difesa dell’orto ecosostenibile. Quando si è in presenza di afidi o pidocchi basta spolverare le piante con cenere al mattino presto quando le foglie sono umide di rugiada, ripetendo il trattamento a pochi giorni di distanza. La stessa cosa si può fare per allontanare i coleotteri da cetrioli e zucchine o altri insetti che interessano cavoli e ravanelli. La cenere è una ottima per evitare che lumache e limacce devastino zucchine, insalate e verdure da foglia. Va sparsa collocandone un poca ai piedi delle piantine o creando una barriera attorno all’aiuola. La cenere è caustica per il piede di questi gasteropodi. Dopo ogni pioggia o irrigazione abbondante ripetere l’operazione.

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