I tormenti di Van Gogh al Sociale

In parallelo al successo del film del regista Julian Schnabel su Vincent Van Gogh, il pittore olandese è protagonista anche di un lavoro teatrale che approda questa settimana sul palco del Teatro Sociale come sesto appuntamento con la Grande Prosa del Centro Servizi Culturali S. Chiara.

A dare volto e voce a Van Gogh è Alessandro Preziosi che interpreta “Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco», su un testo vincitore nel 2005 del Premio Pier Vittorio Tondelli Riccione Teatro, scritto da Stefano Massini (l’autore teatrale italiano oggi più rappresentato nel mondo) con la regia di Alessandro Maggi, ed è prodotto da Khora Teatro, Teatro Stabile d’Abruzzo.

L’appuntamento trentino è nelle serate da giovedì 7 a domenica 10 febbraio, con inizio alle ore 20.30 (ad eccezione dello spettacolo domenicale che avrà inizio alle ore 16.00) mentre per per venerdì pomeriggio alle 17.30 è previsto l’incontro con l’autore per i «Foyer della prosa”, nella sala “Anna Proclemer” del Teatro Sociale che parlerà dello spettacolo.

Preziosi fa ritorno a Trento dopo aver presentato al pubblico del “Sociale”, nel 2016, il «Don Giovanni» di Moliere, da lui diretto ed interpretato. In questa circostanza, però, il quarantacinquenne dà voce ai molti tormenti che hanno caratterizzato il periodo di isolamento in manicomio di Vincent Van Gogh, rinchiuso in un luogo completamente bianco. Il suo unico desiderio è quello di uscire da quelle austere mura, e la sua prima speranza è riposta nell’inaspettata visita del fratello Theo, che ha dovuto prendere quattro treni e persino un carretto per andarlo a trovare. Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in manicomio, lo spettacolo diventa una sorta di thriller psicologico attorno al tema della creatività artistica che lascia lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.«Sospensione, labilità, confine. Sono questi i luoghi, accidentati e mobili, suggeriti dalla traiettoria, indotti dallo scavo – spiega il regista Alessandro Maggi nelle note di regia – Soggetti interni di difficile identificazione, collocati nel complesso meccanismo dell’organicità della mente umana. Offerti e denudati dalla puntuale dinamicità e dalla concretezza del testo, aprono strade a potenziali orizzonti di ricerca. La scrittura di Massini, limpida, squisitamente intrinseca e tagliente, nella sua galoppante tensione narrativa, offre evidentemente la possibilità di questa indagine. Il serrato e tuttavia andante dialogo tra Van Gogh – internato nel manicomio di Saint Paul de Manson – e suo fratello Theo, propone non soltanto un oggettivo grandangolo sulla vicenda umana dell’artista, ma piuttosto ne rivela uno stadio sommerso».Ai genitori con figli piccoli si segnala che anche in questa stagione gli abbonati possono usufruire gratuitamente del servizio di baby sitting Tata a teatro, curato dalla Cooperativa Progetto 92, riservato ai genitori con figli di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Per i non abbonati, invece, è previsto un costo di 5 euro a bambino. E’ necessaria la prenotazione al numero verde 800013952.

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