Fagiolini in tavola

FAGIOLINI IN TAVOLA. Una nostra lettrice vuole sapere le proprietà alimentari dei fagiolini o tegoline di cui è ghiotta. I fagiolini da soli hanno un apporto calorico quasi nullo, mentre sono una buona fonte di vitamine (in particolare della A, ma anche della B, C, E) e di sali minerali (calcio, ferro, magnesio, potassio). Sono classici contorni estivi ideali per pasti leggeri e poco calorici. Un aspetto interessante di questo legume sta nel suo contributo a variare la monotonia della nostra dieta che, se da un lato, può produrre carenze nutrizionali, dall’altro favorisce alcune intolleranze alimentari. Le carenze in parola non sono certo quelle di proteine, grassi e carboidrati (di cui le nostre tavole sono ricche), ma soprattutto di vitamine e sali minerali che sono invece contenuti, talora in quantità notevoli, in tutti gli ortaggi e nella frutta di stagione. I fagiolini pertanto vengono consigliati dai nutrizionisti per la dieta estiva anche perché hanno proprietà rinfrescanti e normalmente sono ben tollerati dall’organismo umano.

TAPPETI DI GAZANIA. Se volete formare in giardino fitti tappeti colorati basta che seminiate la Gazania, una generosa erbacea perenne dai fiori che si aprono col sole. Il suo fiore assomiglia a quello di una margherita, ma è più grosso e si schiude senza interruzione da aprile a ottobre. E’ una composita originaria dell’Africa meridionale. Riesce bene in giardino, ma anche in aiuole o bordure e perfino in vaso. La Gazania ama posizioni di pieno sole, terreno sciolto e permeabile. Rifugge i ristagni di acqua. Va bagnata con molta moderazione: ogni 2-3 settimane se posta in piena terra, ogni settimana se coltivata in vaso. Come nutriente usare concimi a lenta cessione da interrare al momento della semina o del trapianto. Durante la fioritura eliminare le corolle appassite. la Gazanaia è disponibile in una miriade di colori, molte varietà sono screziate o variegate. Le migliori a colore unico hanno le corolle rosse, arancione, giallo e rosa.

PACCIAMARE CON LA SEGATURA. “Posso usare la segnatura proveniente dalla legna da ardere per pacciamare le mie aiuole”. La risposta alla domanda di Franco, lettore di Trento, è positiva. Basta che la segnatura non provenga da legname trattato. Usata per la pacciamatura delle aiuole di orto e fiori lo strato non deve essere superiore ai 2-3 centimetri di spessore, facendo attenzione che a seguito delle piogge o annaffiature non formi una crosta compatta che ostacola il ricambio dell’aria nel terreno. Per questo motivo se la segnatura è troppo fine è sufficiente mescolarla con della sabbia grossa.

La segatura va bene anche per farne compost. In questo caso il quantitativo non deve superare il 30% del volume della massa da compostare e la rimanente quota deve essere costituita da materiale organico ricco di acqua e azoto quali scarti di cucina, sfalci d’erba e deiezioni di animali domestici o residui di ortaggi sminuzzati.

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