Apostolo dei migranti

Un busto per padre Bonifacio Bolognani a Vigo Cavedine con la presenza degli emigrati trentini

Vigo Cavedine ha festeggiato domenica scorsa la collocazione di un busto dedicato alla memoria del francescano Bonifacio Bolognani nel piazzale antistante la chiesa parrocchiale, a pochi metri del ricordo del fratello don Evaristo, insegnante all'Arcivescovile.

Padre Bonifacio, nato il 9 aprile 1915 e morto a Trento il 19 novembre 2000, ha speso la sua vita nella testimonianza del Vangelo, soprattutto oltre oceano fra gli emigranti trentini. Prima, durante la seconda guerra mondiale, si era dedicato ai feriti nei bombardamenti ed era stato inviato nel 1948 in missione in Honduras; nel 1949 ha fondato la prima missione francescana in Bolivia.

Nel 1951 è approdato negli Stati Uniti per visitare  e assistere immigrati trentini, conducendo ricerche che hanno portato a varie pubblicazioni sull’emigrazione trentina nel Nordamerica. La sua monumentale opera “Un popolo coraggioso dalle Dolomiti” ha avuto un grande significato nell’unire i nostri emigranti, rafforzando in loro l’orgoglio per la terra d’origine. Uomo estremamente umile quanto intelligente e generoso, ha girato in lungo e in  largo il Nordamerica, senza preoccuparsi di avere un soldo in tasca, ma affidandosi alla Provvidenza e consumando lungo i suoi viaggi qualche panino o polenta e crauti preparati da famiglie trentine e da lui riscaldati con un fornelletto a gas che portava con sé in macchina.

Di grande rilievo sono state pure le  sue ricerche e conseguenti pubblicazioni su padre Eugenio Chini missionario in California e Messico e padre Martino Martini missionario in Cina.

Il busto che lo ritrae è stato ideato da Patrizia Pellegrini, un' emigrante polacca moglie di Eugene Pellegrini, figlio di padre di Malgolo in Val di Non e di madre di Bersone nelle Giuducarie. L’opera è stata commissionata dalla famiglia Pellegrini al noto scultore della Val di Sole Livio Conta e si trovava dal 2007 a Palazzo Geremia a Trento.

Nella Messa celebrata da mons. Luigi Bressan (concelebranti i parroci di Vigo Cavedine don Luigi Benedetti e di Cavedine don Silvio Benedetti, il Provinciale dei Francescani padre Francesco Patton e padre Claudio Moser, missionario in Canada), l’Arcivescovo ha ricordato la grande spiritualità di padre Bonifacio e l’eccezionale spirito di servizio con cui ha svolto la sua missione. Intercalati da brani del coro “Cima Verde” di Vigo Cavedine, vari gli interventi seguiti dal folto pubblico. Renzo Travaglia, sindaco del Comune di Cavedine e promotore dell'evento insieme ai discendenti degli emigrati trentini, ha espresso l’orgoglio della sua comunità.

Nella sua dettagliata presentazione dell’opera di padre Bonifacio, il provinciale dei Francescani padre Francesco Patton ha colto con parole incisive momenti a fatti della vita dell’umile francescano che hanno lasciato segni profondi della sua opera missionaria.

Particolarmente toccanti sono state le parole di Eugene Pellegrini, giunto da Chicago per la circostanza unitamente ad altri americani e per 22 anni presidente della federazione dei circoli trentini del Nordamerica (ITTONA) e la cui famiglia è stata particolarmente a padre Bonifacio considerato nel Nordamerica “apostolo degli emigranti”. Louis Brunelli, autore della pubblicazione in lingua inglese “Filò” che racconta storie tradizioni del Trentino ha tracciato un interessante profilo sociologico dell’opera e delle pubblicazioni di padre Bonifacio. Ben Maganzini, presidente dell’ITTONA giunto per la circostanza da Boston, ha portato delle comunità trentine nordamericane. Paolo Magagnotti, amico particolare di padre Bonifacio con cui ha compiuto viaggi fra i trentini d’America, ha sottolineato in particolare come l’opera del Francescano abbia creato le condizioni per l’avvio delle “Convention” che ogni due anni riuniscono oltre oceano oriundi trentini di Stati Uniti e Canada e contribuito a ridestare o rafforzare l’orgoglio degli emigrati per la terra d’origine. Aldo Degaudenz, vicepresidente della Trentini nel Mondo, presente alla cerimonia con i due precedenti presidenti dell’associazione, Bruno Fronza e Ferruccio Pisoni, ha portato il saluto dell’organizzazione sorta nel 1957, ricordandone l’azione nel seguire ed assistere i nostri emigrati. Per la circostanza ha fatto giungere il suo saluto da San Francisco padre Efrem Trettel, sempre vicino a padre Bonifacio. Dalla cerimonia è emersa la volontà di organizzare l’anno prossimo a Trento un incontro di studio su padre Bonifacio a 100 anni della nascita e 15 anni della sua scomparsa.

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