Biblioteca, luogo di studio e di pensiero

Anche venerdì scorso si aggirava con la proverbiale modestia, quasi sottovoce, fra gli scaffali della “sua” biblioteca padre Lino Mocatti, da 40 anni responsabile cappuccino dei tesori storici e artistici “custoditi” in via della Cervara. Per salutarlo, ora che è in partenza per il convento di Fiera di Primiero, gli amici dell'associazione CIVIS e tanti colleghi collaboratori (degli uffici provinciali o di altre realtà ecclesiali, ma anche numerosi utenti) gli hanno dedicato un'intera e fraterna giornata di studio sul tema della biblioteca “officina degli studi”.

Attraverso contributi di grande livello – dallo storico toscano Mauro Guerrini, che ha sottolineato la funzione di “pensatoio” degli ambienti di ricerca storica, al canonista Andrea Zanotti, alla direttrice del museo del Buonconsiglio Laura Dal Prà – è emerso il valore culturale di ogni istituzione bibliotecaria e, nello stesso tempo, il contributo originale che ogni responsabile può dare. Come ha fatto padre Lino, dando origine, a tutto campo, ad approfondimenti e ricerca in vari ambiti: dai fondi non librari, alla quadreria, alla ricerca sull’iconografia della pietà popolare. Come ha ribadito anche il provinciale dei Cappuccini, padre Roberto Genuin (con lui anche il vicario padre Massimo Lorandini), la biblioteca diventa una risorsa ancora a servizio di tutta la comunità, ma anche della diocesi e di altre realtà religiose, rappresentate dal provinciale dei francescani fra Francesco Patton. Stimato dai colleghi per il suo stile generoso e mite, padre Lino ha portato a triplicarsi (fino ad oltre 150 mila) il numero dei volumi della Biblioteca dei Capuccini: nel 2006 gli era stato dedicato anche un volume di studi sul tema “Pietate et studio”.

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