Chiudere le frontiere?

Innsbruck – Chiudere le frontiere congelando il trattato di Schengen? L’ipotesi formulata da alcuni politici regionali austriaci fa discutere di qua e di là del Brennero. Drastico il giudizio del direttore della Caritas austriaca, Georg Schärmer (nella foto): “Un tradimento dell’ideale europeo”, ha dichiarato al quotidiano “Tiroler Tageszeitung”. “Da un lato siamo contenti quando in Europa cadono le sbarre delle frontiere, poi alla prima sfida importante vogliamo subito avere di nuovo la polizia confinaria”.

L’essenziale, per Schärmer, è porre le premesse per una buona convivenza. “Tutti siamo chiamati ad evitare che siano diffuse paure infondate”. Ha senso, si chiede il direttore, prendere queste persone traumatizzate e intimorite e rispedirle subito indietro? O non si potrebbe almeno aspettare qualche giorno?

In ogni caso: l’Austria spende in cooperazione allo sviluppo solo lo 0,2 per cento del PIL, anziché lo 0,7 come chiede l’ONU: impieghi lo 0,5 per cento mancante, suggerisce Schärmer, per profughi e rifugiati nel Paese.

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