Negli ultimi mesi i Musei di Ronzone hanno attirato ben 2.500 visitatori con mostre in grado di suscitare le attenzioni e gli interessi dei visitatori valligiani e turisti. “È stata un’estate vivace”, commenta Luciana Recla, responsabile della struttura gestita in collaborazione con la Pro Loco. “Moltissime le persone che sono entrate per ammirare le collettive di artisti trentini e bolzanini e la raccolta di figurine Liebig sulla storia d’Italia”.

Ha dato una spinta notevole di richiamo senza dubbio l’indovinata e originale mostra di presepi, autentici capolavori di arte, tecnica e fantasia, da quelli impressionanti, come li hanno concordemente definiti i visitatori, di Elio Pellegrini di Meano, ai piccoli gioielli realizzati con minuziosa precisione e magia da Claudio Biasiol di Cles. A fare da cornice, la personale del pittore naturalista di Laives Romeo Gozzi, autore di una serie di opere che hanno per soggetto la fauna alpina, protagonista nell’ambiente suggestivo della montagna.

L’aula allestita con tutti gli strumenti didattici della prima metà del Novecento (nella foto) è stata oggetto di ricordi commoventi per gran parte dei visitatori. In funzione di questo successo, le varie mostre rimarranno aperte fino a domenica 19 ottobre, dalle 14 alle 18.