Una notte a spasso nel bosco

Liz Boyd, Giochi di luce – Terre di Mezzo, 2016 – 34 p. – € 13,90 – Età di lettura: da 4 anni

Contrasto, ritmo, semplicità, ingenuità: questi sono gli strumenti di cui si serve Lizi Boyd per creare “Giochi di luci” (Terre di Mezzo), un piccolo gioiello senza parole che incanta lo sguardo. Un libro tutto nero che descrive alla luce di una piccola torcia la passeggiata di un bambino nel bosco di notte, partendo dalla sua tenda da campeggio e ritornandoci, scoprendo durante il percorso animali, piante e fiori. Improvvisamente, a metà del libro, il bambino inciampa. Questo è il punto centrale che segna la svolta della muta narrazione, il bambino, infatti, cadendo perde la sua lampada e la ritrova, alla fine, nelle mani, o meglio, nelle zampe, più improbabili.

Un libro fustellato in cui il buco rotondo che si muove sulla pagina crea, insieme al fascio di luce bianca della torcia, un bellissimo effetto sorprendente di bianco-nero, vedi-non vedi, luce artificiale (torcia)-luce naturale (luna).

Il libro è tutto in bianco e nero con le sagome grigie di ciò che si intravede nella notte e piccoli punti di colore per ciò che viene illuminato. Questo gioco fa sì che ogni pagina contenga una miriade di immagini seminascoste (erbe, fiori, pipistrelli, orsetti lavatori, bianche betulle, foglie cadenti e piccole farfalle). Letteralmente un mondo da scoprire e di cui meravigliarsi. È come se la torcia fosse una bacchetta magica che dà vita a tutto ciò che il suo fascio di luce incontra.

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