“Così ridammo a Trento la sua identità”

“Una tradizione che ha un sapore antico”. Così il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Rossi, saluta questa 34a edizione delle Feste Vigiliane. Ma quale fu la scintilla che diede il via a tutto? Lo spiega Fernando Guarino, già vicesindaco di Trento. “Alla fine degli anni Settanta Trento era una città che aveva smarrito la sua identità”, racconta ai microfoni di radio Trentino inBlu. “L’amministrazione comunale di allora, io ero vicesindaco, propose di rilanciare il turismo come uno dei fattori fondamentali per lo sviluppo economico della città e di attingere alla storia di Trento per ricostituire un tessuto di incontri cittadini da riproporre in chiave turistica. Mettemmo in cantiere la riscoperta dei quattro mercati disciplinati negli antichi statuti della città e delle feste patronali, che erano state completamente abbandonate. Mettendo insieme elementi di storia, come la Disfida dei Ciusi e dei Gobj, che affonda le radici nella storia più antica della città, e altre iniziative come la Tonca e la Zatterada sul fiume Adige abbiamo costruito un palinsesto di eventi che oggi mantiene un tratto di giovinezza e di radicamento che dimostra che quella di allora fu un’intuizione giusta”.

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