Cécile Becq (testo italiano di Anselmo Roveda)

Case straordinarie

Giralangolo, 2017

24 p. – € 15,00

Età di lettura: da 4 anni]

La ricerca dei particolari nelle illustrazioni dei libri è un gioco che piace molto ai bambini. Piccoli e grandi amano scovare dettagli interessanti e curiosi, notare oggetti e personaggi che a prima vista non si vedono, scoprire ad ogni sguardo qualcosa di nuovo come un coniglio seduto sul gabinetto, due mummie che si abbracciano, piccoli yeti che ballano, una ragazza che fa il bagno nel cioccolato, un omino che raccoglie cacchine di topo, un pesce che legge il giornale. Case straordinarie (Ed. Giralangolo) è uno dei libri che si prestano a questo gioco e che mettono alla prova la vista acuta e l’attenzione dei giovani lettori. Si tratta di un albo di grandi dimensioni che su ogni doppia pagina presenta l’abitazione di un particolare “popolo”: le fate, i minuscoli, le sirene, Babbo Natale e i suoi folletti, i Nasi Gelati, gli uomini-pesce … . Non c’è una storia. Ce ne sono tantissime. Il testo di questo libro, infatti, è puramente didascalico e potrebbe anche non esserci. Come in un silent book le storie dei personaggi si evincono dai mille dettagli che arricchiscono le illustrazioni e descrivono meglio di ogni parola, ciò che succede in queste case. Il gioco di leggere è dato, quindi, dall’invenzione di una, dieci, cento, infinite storie per pagina.

Prima di aprire questo albo è interessante osservarne bene anche la copertina che annuncia in un quadro d’insieme tutti gli abitanti delle varie case. Le sue pagine, poi, sono undici grandi quadri da guardare e riguardare anche per vincere la sfida che l’autrice stessa lancia direttamente: aguzzate la vista per scovare in ogni casa una rana e un abitante della pagina precedente!

Chi ci vuole provare?