Medico con la passione della fotografia, Gios Bernardi è persona eclettica e straordinaria. Nato a Bolzano nel 1923, ha eredita dal padre, pittore e docente, la sensibilità per l’arte e nella sua intensa vita ha collezionato traguardi incredibili.

La strada professionale lo ha portato a diventare medico radiologo, dedicandosi attivamente ad aiutare i meno fortunati e per lunghi anni a presiedere la Fondazione Pezcoller per la ricerca oncologica.

E’ stato anche fra i fondatore dell’ Università della Terza Età, una delle prime in Italia e ancora oggi proposta molto apprezzata per tanti anziani e non solo.Nel 2010 gli è stato conferito il titolo di “Cavaliere della Repubblica”. E’ stato poi anche insignito con l’Aquila di Vinceslao, massima onorificenza della città di Trento, nella cui amministrazione è stato anche assessore all’istruzione, allo sport e alla cultura.In questi giorni Gios Bernardi espone la sua mostra fotografica personale a Palazzo Roccabruna (aperta il 16 febbraio chiude il 22 marzo), una rassegna di 65 immagini rigorosamente in bianco e nero, scattate negli anni ’50 e inizo ani ’70.

Paola Bernardi ha seguito il padre con attenzione e dedizione nell’allestimento delle opere e nel loro percorso espositivo.La testimonianza delle immagini si configura nel periodo del secondo dopoguerra dove l’emigrazione del Mezzogiorno vedeva “trasferimenti biblici verso il triangolo industriale del Nord”, come scrive Franco De Battaglia nel catagolo “Frammenti di Vita”.E’ un reportage di vita quotidiana, di lavori, di fatica e persone che si perdono nel vuoto con i loro pensieri lungo sentieri infiniti: dietro ogni soggetto, una storia.Gios immortala e porta spaccati di vita scomparsa; e questa è la forza della fotografia. Con la sua spiccata sensibilità artistica filtra con la luce una scrittura d’immagine che esprime un forte impatto emotivo.