L’Osservatorio Campo Marco rinnova in questi giorni l’invito ai singoli e all’associazionismo a mettersi a disposizione per svolgere attività assieme ai residenti nel campo: conversazioni, sport o attività artigianali, “in modo da favorire momenti di incontro e socializzazione e la conoscenza della lingua da parte dei richiedenti asilo che rischiano di non avere effettive possibilità di acquisire l’italiano attraverso il suo uso quotidiano”.

“Se infatti alle istituzioni sta il dovere di garantire condizioni di vita dignitose – scrive l’Osservatorio – e opportunità formative e di inclusione ai richiedenti asilo, alla società civile sta il dovere di creare dal basso le condizioni per farli sentire parte di una comunità solidale”.

A una delegazione dell'Osservatorio Campo Marco è stato assicurato dai responsabili del sistema d'accoglienza trentino dei migranti che si interverrà per apportare miglioramenti alle condizioni igieniche e abitative dei richiedenti asilo ospitati a Marco, il cui numero sarà ridotto a 140 sistemando quanti più possibile in appartamenti.