Attenti al lupo!

Energia idroelettrica, formazione e digitalizzazione, grandi carnivori tra i temi sul tavolo della Comunità di lavoro

Scuol (Cantone dei Grigioni) – Passa dai Grigioni alla Provincia di Bolzano la presidenza di turno di Arge Alp, la Comunità di lavoro delle Regioni alpine. I dieci capi di Governo e rappresentanti dei territori membri si sono riuniti il 29 giugno a Scuol per la loro 49a Conferenza. Sotto la presidenza del Cantone dei Grigioni sono state licenziate tre risoluzioni.

Il tema prioritario durante l’anno di presidenza dei Grigioni era stato quello dell’energia idrica nell’arco alpino. Proprio su questo argomento si è approvato il primo documento. “La forza idrica è una delle poche risorse di cui le regioni alpine dispongono e da cui possono trarre benefici economici. Essa presenta un potenziale economico straordinariamente elevato e se confrontata con altre forme di produzione è un vettore energetico estremamente sostenibile, caratterizzato da una tecnologia avanzata e in particolare regolabile. Per tale ragione, le dieci regioni membro di Arge Alp richiedono tra l’altro che in tutti settori politici si intervenga in modo coordinato al fine di rendere possibile un opportuno sviluppo ecologico, economico e sociale dello sfruttamento della forza idrica. Si mira inoltre a garantire condizioni equivalenti in tutta Europa per il sostegno e il potenziamento delle energie rinnovabili e a evitare che la forza idrica risulti svantaggiata dalla promozione selettiva di altre tecnologie o da distorsioni del mercato di altro tipo”.

La seconda risoluzione è dedicata al tema della formazione. Le regioni di Arge Alp “invitano a rafforzare lo scambio di esperienze riguardo alle conseguenze della digitalizzazione nello spazio vitale delle Alpi e ad attuare i risultati ottenuti mediante un’intensa campagna incentrata sulla formazione. Allo stesso modo si intendono rafforzare e collegare meglio tra loro gli istituti universitari e di ricerca nell’arco alpino”.

Infine è il lupo al centro dell’attenzione dei rappresentanti delle regioni alpine. Una presenza che, secondo quanto prevede la terza risoluzione, va controllata e regolata. “Gli effettivi di lupi in Europa sono in rapida crescita. L’arco alpino conta ormai oltre 100 branchi di lupi, di cui circa la metà vive nell’area alpina italiana. Se ne può dedurre una popolazione complessiva di circa 600 individui, composta da lupe madri, altri membri del branco e singoli lupi che abbandonano il branco. Al fine di proteggere l’agricoltura di montagna e di conservare uno spazio rurale vivace, Arge Alp richiama l’attenzione sul fatto che in parti dell’area alpina è dato uno stato di conservazione del lupo favorevole e invita l’UE a favorire politiche di contenimento al fine di agevolare il monitoraggio interregionale e internazionale per la gestione del lupo”.

Della Comunità di lavoro, distribuiti tra Germania, Italia, Austria e Svizzera, fanno parte (con una popolazione complessiva pari a circa 26 milioni di persone) Baviera, Lombardia, Trentino, Alto Adige, Salisburgo, Tirolo, Vorarlberg, Grigioni, San Gallo e Ticino.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina